finanziamento da politico, una conclusione??

Caro Giulio,

grazie per la tua risposta molto dettagliata, a me come ad altri.

Non sono in disaccordo con il tuo punto di vista, ma la questione, come
formulata, non e' risolvibile.

Il mondo e' pieno di leggi e regole formulate in un contesto ma non
piu' applicabili quando il contesto cambia. Per questo si parla di
"lettera" e di "spirito" della legge. Chi vuole combinare porcherie,
dai mafiosi alle multinazionali, sa perfettamente come seguire la
lettera della legge pur contraddicendone in pieno lo spirito.

Per essere chiaro vorrei fare dei nomi. Io vedrei dei problemi solo se
il finanziamento venisse da membri della Giunta Provinciale o da
politici molto conosciuti e in alcuni casi anche controversi
(Caramaschi, Biancofiore, Klotz). Ma se, ad esempio, sono Dello Sbarba
o Nicolini a volere dare un contributo dov'e' il problema?

Inoltre come la si metterebbe se a volere contrbuire fossero Ebner,
Brandstaetter o Tosolini? O Benko? Dopotutto non sono politici.
Durnwalder? Non ha piu' incarichi pubblici.

La "apoliticita'" di LUGBZ e' decisamente un valore da mantenere. Ma
questa dovrebbe piuttosto essere considerata come "apartiticita'". La
Provincia e' continuamente confrontata con scelte concrete riguardo
sistemi software. Li' ci vorrebbe un intensivo lavoro di lobbismo per
ricordare le possibilita' del software libero e i rischi di scelte
commerciali chiuse. Se non lo fa LUGBZ, chi altro lo puo' fare?

Un esempio pratico. Alcune settimane fa il presidente dell'Unione
commercio Moser aveva criticato le multinazionali IT. Vedi articolo e
mio commento

Questa sarebbe stata l'occasione perfetta per LUGBZ per contattare
Moser e proporgli di aiutare alcune delle aziende associate a liberarsi
da Microsoft. Dare il buone esempio, che nel tempo potrebbe anche
trasformarsi in business. Peraltro saremo ancora in tempo.

Grazie in ogni caso per lo stimolo a discutere pubblicamente argomenti
importanti, anche se sensibili e controversi.

Gianguido