quando la stagione arriva, i funghi crescono - le cose cambiano

cari lugbzisti,

- nella attuale versione del piano 2004-2008 ( punto 4 ) viene indicato
"fuer die fortschreibung ... und die ueberwachung der im plan festgelegten
massnahmen ... soll ein staendiger, interdisziplinaerer beratungstisch zur
informationsgesellschaft" eingerichtet werden". i contorni precisi di
questo tavolo permanente interdisciplinare sulla societa'
dell'informazione sono tutti ancora da vedere... "sorvegliare"
sull'attuazione del piano di sviluppo (che coinvolge anche un bel po di
soldi pubblici) non e' questione da poco. E presumo che tanti avranno da
dire la loro, che finora non hanno parlato pubblicamente.

comunque: una proposta molto simile e' contenuta nella presa di posizione
unitaria sindacale (cf. il forum di discussione sull'insieme del piano di
azione
http://forum.siag.it/e-suedtirol/viewtopic.php?t=28&sid=8e84550ad294718249fc6dad7073ce5f
- la costituzione del gruppo di studio sindacale "e-altoadige" si puo'
vedere come un contributo su questa strada - ed il lugbz e' presente in
questo gruppo, giusto ? )
- nel convegno 1 ottobre e' emersa l'ipotesi ( visto che i "centri di
competenza" attualmente tendono a nascere come funghi ) di una "rete di
competenze". in questa ottica di "rete di competenze" bisogna riuscire ad
avere anche una struttura agile ma capace di occuparsi con continuita' e
nitidamente di progetti di software libero (basta un piccolo gruppo di
persone, ma pagate e non solo volontari ). poi ci sara' anche tutto il
resto ( che deve esserci per forza di cose ;-)perche' la informatizzazione
della societa' sta facendo girare centinaia di milioni di euro ).
Ipotesi di ragionamento:
Il lugbz e' la piu' significativa aggregazione di persone con competenze
intorno al software libero. la sua forza e' la adesione volontaria ed il
volontariato dell'impegno dei soci. Se nel passato si trattava di
promuovere in generale il software libero, adesso si sta andando oltre: si
tratta di promuovere azioni operative, la creazione di strutture e di
servizi, ecc. ecc.
Cosa significa per il LugBZ ?
Cresce l'immportanza di questioni che nel passato non erano di gran peso.
Solo un esempio:
- serve una rappresentanza specifica per la "imprenditorialita' " del
software libero in provincia ? non penso che il lugbz possa svolgere
questa funzione. allora: in che direzione andare ? in che direzione NON
andare ? che esperienze in merito esistono altrove ? cosa chiedere alla
mano pubblica ?
Quest'ultima domanda e' solo un'esempio, ma puo' bastare per rendere
l'idea.
Se son rose, fioriranno :slight_smile:
anton

Saluti a tutti,
non sono un membro del LugBz ma mi permetto di dire la
mia.

per quanto riguarda la partecipazione ai tavoli di
lavoro penso che il lug debba partecipare solo a
quelli strettamente pubblici, e non a quelli a
carattere commerciale o altri.
Naturalmente se c'é unitá di intenti ben vengano le
collaborazioni ma io garantirei al massimo
l'indipendenza.
Che poi membri del Lug facciano parte privatamente di
vari gruppi di lavoro non ci vedo niente di male.

IMHO
~roby

Ipotesi di ragionamento:
Il lugbz e' la piu' significativa aggregazione di persone con competenze
intorno al software libero. la sua forza e' la adesione volontaria ed il
volontariato dell'impegno dei soci. Se nel passato si trattava di
promuovere in generale il software libero, adesso si sta andando oltre: si
tratta di promuovere azioni operative, la creazione di strutture e di
servizi, ecc. ecc.

Condivido

Cosa significa per il LugBZ ?
Cresce l'immportanza di questioni che nel passato non erano di gran peso.
Solo un esempio:
- serve una rappresentanza specifica per la "imprenditorialita' " del
software libero in provincia ? non penso che il lugbz possa svolgere
questa funzione. allora: in che direzione andare ? in che direzione NON
andare ? che esperienze in merito esistono altrove ? cosa chiedere alla
mano pubblica ?
Quest'ultima domanda e' solo un'esempio, ma puo' bastare per rendere
l'idea.

rende toni
Io ho già perso il conto delle associazioni alle quali ho partecipato
nella mia vita e ultimamente ho anche perso il conto delle associazioni
alle quali partecipo attualmente, partecipo si fa per dire poichè
portare avanti 2000 cose non è positivo ne per me ne per le
associazioni. Detto ciò mi sto chiedendo seriamente quale sia il vero
scopo di tutte queste associazioni e se devo essere sincero ancora non
ho trovato una risposta convincente.
A volte mi chiedo se non sarebbe una cosa saggia riconoscere che i vari
lug, le varie assoli e le diverse FSF siano arrivate alla fine del
binario.
Malgrado lo possa sembrare, non è assolutamente una visione pesimistica,
anzi tutt'altro. Credo che le associazioni legate al software libero
hanno raggiunto gli obiettivi prefissati in modo egregio, il più delle
volte superandoli, oggi come oggi perfino mia nonna sa cosa è sto linux,
e la discussione sul software libero è entrata nei tavoli che "contano",
senza andare troppo lontano negli ultimi 15 giorni Assoli si è vista
rappresentata al Senato della Repubblica e ai consigli provinciali di
Bologna e Bolzano. La stessa cosa vale a livello locale per il LUGBZ.
Due anni fa nessuna persona sana di mente avrebbe pensato ad una cosa
simile.
E' sempre più evidente che man mano che si diventa "adulti" ci si ha
bisogno di nuovi stimoli ma anche di risorse maggiori e più articolate
che le "vecchie" associazioni di smanettoni non riescono a fornire per
il semplice motivo che sono nate con altri obiettivi ed in un contesto
assai diverso.
E' un bel po' di tempo che si parla di questa cosa dietro un caffe ma mi
sa che il momento di fare una svolta si avvicina sempre più rapidamente.
La domanda che pongo io per continuare il dibatito che ha lanciato toni
(con la lucidità che lo distingue) è:
Abbiamo il coraggio di trasformare le vecchie strutture o di costruirne
di nuove?
Questa è la nuova sfida di un movimento che ormai ha 20 anni di vita e
che ha saputo nel tempo crescere e trasformarsi senza perdere lo spirito
hacker con il quale è nato.

Ciao

Che cosa cambia o che cosa e' gia' cambiato? Oltre i tavoli e i centri
di competenza non si e' creato tanto di concreto nel 2004. I server
GNU/Linux e l'OpenOffice.org nei comuni non ci sono per il fatto di un
centro di competenza, ma perche' ci sono delle persono che lo fanno. Il
Software Libero nella PA o anche nell'azienda non ha fatto grandi
sviluppi nel 2004. Si e' parlato tanto di Software Libero e di Open
Source, ma i fatti mancano. Se voglio avere un PC con il GNU/Linux me lo
devo fare io stesso o comprarlo da PC Shop, tutti gli altri negozi non
mi supportano e devo essere felice se non mi costringano a comprare la
licenza M$. Se voglio communicare con la PA non posso mandare un
documento OpenOffice.org, perche' di office ne hanno uno solo. Se
frequento una scuola nella nostra provincia per il 99% devo rubare una
licenza del M$ Office da qualce parte, perche' la scuola utilizza
soltanto sistemi operativi e office di un solo produttore, visto che la
provincia supporta un unica soluzione proprietaria, con le licenze, con
la formazione degli amministratori e anche con la fornitura di hardware
poca GNU/Linux friendly! Siamo fermi alle parole, i fatti mancano! E
questo e' un grave. Secondo me i centri di competenza non servono a
niente, devono essere le persono del rip. 9 e altri adetti al lavoro che
devono cercare le competenze con il Software Libero come lo hanno fatto
le persone del consorzio comunale. Le competenze le devono avere quelli
che vendono il hardware e le soluzioni e danno supporto ai clienti. E'
li che si deve creare competenza. E per creare quelle competenze non
c'e' bisogno di centri di competenza ma basta fare, imparare, anche con
i fatti e non limitandosi alle parole. C'e' l'offerta formativa da
qualche anno a Bolzano e sempre piu' frequentamente anche a Merano e
Bressanone.

Dove e' il ruolo del LUG li dentro? Finche' non posso andare nel negozio
e comprare il PC con il GNU/Linux installato e trovare la persona che mi
risponde alle domande c'e' bisogno del LUG o magari di un centro di
competenza che da sostegno e da risposte. Finche' non c'e' Software
Libero sui PC della PA c'e' bisogno del LUG che lo chieda, perche' e'
soltanto il LUG che lo po' chiedere, visto che non ha interessi
economici per le quali lo chiede. E alla fine, finche' Software Libero e
tanti progetti liberi hanno un valore culturale c'e' bisogno del LUG per
non dimenticare quelli progetti, perche' non credo che i centri di
competenza possono sostenere quest'ultimo aspetto del Software Libero.

Si, il LUG c'e' e la nostra provincia ha ancora bisogno del LUG!
Dobbiamo soltanto star attenti a concentrarci alle cose importanti e a
non seguire 1000 cose perdendo energia e anche persone!

Vu il LUGBZ e tutti gli altri che sostengono il SL!
~Karl

Condivido le vostre perplessità ma non dobbiamo smettere di
mettere in gioco il Software Libero e GNU/Linux in ogni
momento, anche se partecipare al centro di competenza FS
del CAN non sarà il massimo.
Intanto dobbiamo aspettare che il test di openoffice.org
prossegua e venga allargato ad altre ripartizioni (oltre la
9)
Io intanto mi sono autodichiarato tester di openoffice :wink:
La provincia deve però anche includere una java vm per
poter utilizzare anche il futuro database di openoffice 2

I colleghi che lavorano nelle varie ripartizioni non devono
smettere di proporre Software Libero per le varie
necessità.
La provincia ogni tanto incarica dei software house a
srcivere dei programmi
(esempi: lexbrowser, geobrowser, athena, protocollo...)
Se la provincia vuole sostenere il Software Libero dovrebbe
richiedere che vengo forniti con GPL utilizzando ed
adattando magari qualche programma gpl preesistente Così si
possono usare degli standard liberi e risparmiare sui costi
di produzuione.

Martin Senoner
(rip 38)

Intanto dobbiamo aspettare che il test di openoffice.org
prossegua e venga allargato ad altre ripartizioni (oltre la
9)
Io intanto mi sono autodichiarato tester di openoffice :wink:

Non vorrei smontare nessun mito qui, ma mi sa che l'ufficio
per l'inovazione aparte, qui Open Office lo usiamo
tutti da anni... altro che test...

Bye, Chris.

ciao,
ad essere sincero mi aspettavo piú risposte su questo
argomento, sopratutto dal 'direttivo'.
Direi anche che se il tema é scivolato un po OT....

Credo cmq che antonio si sbagli a definire vicino alla
fine queste associazioni, visto che (come poi lui
stesso afferma) sono molto attive in ambito politco e
anche a livello Nazionale ce nè un estremo bisogno.

Karl dice che i centri di competenze non servono ma
non sono molto d'accordo. Se una ditta non ha le
competenze necessarie perché non puó chiedere in un
posto organizzato dove dei professionisti possono dare
delle risposte? e questo vale sia per il privato che
per il pubblico.

saluti
~roberto

per quello basta un elenco con delle ditte che sono davvero
professionisti.
un centro di competenze sempre ha bisogno anche delle persone che sono
competenti. penso che quelle persone lavorino gia' da altre parti.

se una ditta non ha le competenze che servono, allora penso che sarebbe
meglio (anche per la ditta) a mandare i suoi dipendenti ai corsi (che
esistono gia').
e per trovare dei corsi basta un elenco centralizzato e ben coordinato.

peter

Forse mi sono spiegato male, cerco di ritarare il discorso.
Io non sto decretando la fine delle associazioni, ma credo sinceramente
che *questo tipo* di associazioni non rispondono più alle attuali
esigenze.
Prendiamo in considerazione i LUG. Lo stesso nome sta ad indicare che
tipo di associazione sia e penso che tutti siamo d'accordo sul fatto che
i diversi LUG non sono nati ne come gruppo di presione politica, ne come
gruppo di imprenditori ne come organizzatori di eventi della portata di
SFScon. Nella maggior parte dei casi 5 o 6 persone che usavano GNU/Linux
si sono agregate con il semplice scopo di raccontare ad altre persone
quanto figo era il loro sistema operativo, aiutarsi mutuamente e
organizzare qualche evento per 20/30 persone solitamente legato
all'installazione.
E' parzialmente vero quello che dice Karl, oggi come oggi tutti parlano
e nessuno migra, e dico parzialmente perche io qualche migrazione la sto
vedendo. Ma mi permetto di ricordare che 3 anni fa non ci cagava nessuno
e a dimostrare quel che dico ci sono le statistiche. Al primo Linux Day
non si è vista neanche l'ombra di un giornalista, al secondo è venuto
Peter Goeller della Südtiroler Wirtschaftszeitung e una giornalista di
TGA, al terzo siamo usciti nell'Alto Adige, Dolomiten, RAI italiana e
tedesca e TGA. Il numero dei presenti anche parla da solo.
Mi sembra più che evidente che la situazione è cambiata in un modo che
almeno io non me lo sarei mai aspettato, e questo è un dato di fatto.
Allora io non sto dicendo che bisogna chiudere le associazioni e restare
a casa ad aspettare che mamma provincia si decida ad installare Apache
attraverso il Centro di Competenze Spifetepaf, ci mancherebbe altro!!
Sto semplicemente dicendo, è non la prima volta che lo farò e non sarà
sicuramente l'ultima, che le associazioni così come sono non vanno bene,
per una serie di motivi che cercherò di specificare:

- Le persone non siamo più le stesse, ci sono tante persone che col
software libero mangiano ogni giorno (all'interno di questa lista ne
conosco almeno 5) e quindi hanno/abbiamo altri interessi che vanno
*giustamente* al di là della semplice diffusione fra i ragazzi
dell'università.
- Oggi partecipiamo a diversi tavoli politici, che sia utile o meno
utile è da discutere, ma cosa facciamo restiamo a mangiare la pizza fra
di noi o andiamo a dire la nostra?
Sbatersi da un ufficio all'altro cercando di spiegare le bontà di un
modello costa tempo e denaro e le nostre associazioni tante volte non
hanno nemmeno la capacità economica di rimborsare le spese vive.
- C'è il problema di aprire il mercato che da sempre è un cane che si
morde la coda, da una parte le aziende si lamentano che non c'è
assistenza, dall'altra parte le poche aziende che lavorano col SL non
hanno la capacità economica di portare avanti azioni di marketing
efficace.
- I contributi pubblici ci giocano contro perche non ce la facciamo mai
a prenderli, sia per mancanza di tempo o di capacità.
- Le aziende di SL non possono partecipare al 99% delle gare di appalto
perche non hanno i requisiti richiesti (quale azienda di SL ha un
fatturato pari a 2.000.000 di euro all'anno?)

Allora se qualcuno pensa che questi problemi si risolvono con
l'ottimismo mi dispiace dirlo ma si sbaglia di brutto.
Non ho mai detto che bisogna mollare le associazioni e lasciare le cose
in mano ai fantomatici centri di competenze che crescono come i funghi
in autunno.
Sto semplicemente dicendo che le associazioni devono fare un salto di
qualità, cercando possibilmente di garantirsi le risorse finanziarie che
li consentano di supportare alle persone che fanno di questo un quasi
mestiere.
Io parlo per me, ma so che altri sono nella mia stessa posizione, i capi
tendono ad incazzarsi se in orario di lavoro fai attività di
volontariato, ma siccome il giorno ha 24 ore e ancora si deve mangiare,
dormire e fare l'amore di soluzioni alternative ne vedo ben poche.
Le strade sono ben due: o si continua a far finta che vada tutto bene
confidando nella capacità di comprensione di certi datori di lavoro o si
cerca di crescere e di diventare delle associazioni di categoria che
rappresentano un determinato interesse attraverso delle persone cha
fanno di questa attività il loro mestiere.
Nulla toglie che i diversi LUG possano continuare a fare le attività per
le quali sono stati creati.

Quale sarebbero le cose importanti e quale sarebbero le altre 1000 cose?

Ciao Peter,

sono d'accordissiomo!

Anche se non e' cosi' facile come descritto nella E-Mail.

Se si fanno un elenco, serve gente che lo gestisca.

Chi e' competente per gestire un elenco e chi finanzia la gente che fa
questo lavoro?

per quello basta un elenco con delle ditte che sono davvero
professionisti.

Come si decide se una ditta e' competente?

un centro di competenze sempre ha bisogno anche delle persone che sono
competenti. penso che quelle persone lavorino gia' da altre parti.

Se lavorono da qualche parte, non hanno tempo per gestire un elenco e
probabilmente non sono piu' adatti a gestirlo in modo indipendente.

se una ditta non ha le competenze che servono, allora penso che sarebbe
meglio (anche per la ditta) a mandare i suoi dipendenti ai corsi (che
esistono gia').
e per trovare dei corsi basta un elenco centralizzato e ben coordinato.

Di nuovo serve gente competente per gestirlo.

Ammettiamo il caso che qualcuno viene eletto per gestire gli elenchi.
Quest'ultimo riceve un potere non indifferente. Percio' e' molto
pericoloso far gestire elenchi (chiamiamoli albi), perche' chi gli
gestisce sara' sottoposto ad una pressione non indifferente.

Penso che un unico centro di competenza sia pericoloso, datoche il
potere a questo conferitovi e' troppo grande.

Penso che il concetto della rete di competenza, emmerso all'incontro
[1]eSuedtirol a castel flavon, sia l'unica possibilita' per distribuire
il potere su piu' centri, evitando cosi' il pericolo di avere un
controllore incontrollato.

Io mi immagino un sistema del genere: I vari centri formerebbero una
rete. Ogni centro ha i suoi criteri, che speriamo siano validi. Questa
rete potrebbe poi venir usata come testimonianza di validita'.

Esempio: Se una ditta si vuol far finanziare con soldi pubblici nel nome
del software libero un progetto, il progetto deve venir accettato da
almeno 75% dei centri di competenza nella rete di competenza.

Stesso concetto potrebbe essere applicato agli stessi centri della rete.

Quest'idea mi e' venuta appena adesso scrivendo questa e-mail. Percio'
prendetela solo come spunto. Critiche costruttive sono come sempre ben
viste.

Happy hacking!
Patrick

[1] http://member.lugbz.org/wiki/ESuedtirol-2004-10-01

- --
Save software competition, use Free Software like GNU/Linux!
And visit http://www.lugbz.org the Linux User Group in South Tyrol

Premetto che i centri di competenze non garbano
neppure a me, ma penso che le libertá siano semre da
rispettare.

ora Peter dice

un centro di competenze sempre ha bisogno anche
delle persone che sono
competenti. penso che quelle persone lavorino gia'
da altre parti.

E allora? il lavoro dei "competenti" per 1 giorno alla
settimana sará quello di essere consulente per il
centro.

se una ditta non ha le competenze che servono,
allora penso che sarebbe
meglio (anche per la ditta) a mandare i suoi
dipendenti ai corsi (che
esistono gia').

Ma guarda che le ditte non hanno mica sempre
dipendenti nel ramo infomatico! e neppure i soldi per
mandarli ai corsi!
Faccio un esempio banale:
Un commercialista deve aggiornare il suo parco HW e
SW, Viene a sapere che l'ordine dei commercialisti
sponsorizza un centro di competenze OS. Allora si
rivolge a loro che gli daranno i giusti consigli.
Dove sta il problema?

Patrik parla di rete di centri.....
giá mi piacciono poco i centri figurarsi le reti.
L'esmepio poi che poni non lo capisco, forse non ho
capito bene cosa sono questi centri. Una ditta che
finanzia con soldi pubblici?

Antonio parla di salto di qualitá, e credo che abbia
ragione, o cmq serve qualcuno che rappresenti
politicamente il SL.

ciao
~roberto

lugbz-list(a)lugbz.org (patrick) on Thu Oct 21 2004 at 18:58 +0000 wrote:

Penso che un unico centro di competenza sia pericoloso, datoche il
potere a questo conferitovi e' troppo grande.

Penso che il concetto della rete di competenza, emmerso all'incontro
[1]eSuedtirol a castel flavon, sia l'unica possibilita' per distribuire
il potere su piu' centri, evitando cosi' il pericolo di avere un
controllore incontrollato.

ciao a tutti,
ho passato mezz'ora rinfrescante a leggere tutti i ragionamenti vostri sui
funghi che crescono :slight_smile:
( la biodiversita' vale - almeno per il mio cervello - anche per i
ragionamenti: solo dall'insieme dei ragionamenti diversi inizio ad
intravedere l'insieme del problema. )

vi propongo di ragionare sulla seguente questione:

immaginate che a vostro nome e con la vostra fiducia ad un gruppo di
persone si dia la possibilita' di approfondire, contattare, scrivere, fare
non solo come volontari totali ma come volontari parziali ( con qualche
gruzzolo di soldi ).
cosa dovrebbe fare questo gruppo di persone ?
di che cosa avrebbe bisogno per non perdersi in mille cose ?

aggiungo una contradizione intorno al concetto di "centro di competenza
software libero" che non teoricamente non e' risolvibile:
- il software libero si basa sulla libera cooperazione dove chiunque e'
benvenuto a partecipare ( vedi wikipedia ).
- come si fa a creare una struttura che poi dovrebbe decidere cosa e'
software libero "autorizzato" e cosa e' gioco di ragazine/i ?

a parole la contradizione si rivolve con la parola "rete". ed io sono
d'accordo con la parola, ricordandomi che la sostanza di qualsiasi rete
sono le persone che la costituiscono, non gli strumenti tecnici di
supporto.

inizia la giornata di lavoro
buon lavoro - buona giornata
toni

Come giustamente dici Antonio continuando così, sicuramente sprechiamo
tante energie risolvendo poco. Dall'altra parte però se guardiamo
se non ci sarebbero le varie associazioni probabilmente oggi in pochi
saprebberò dell'esistenza del Software Libero.
Io credo che i centri di competenza servono sì, anche se non ne sono un
fan. Ci deve essere qualcuno di neutrale che dice quale attività sono
produttive o meno. E appunto un'associazione come il LUG deve avere il
compito di dire la sua, come associazione neutrale, e fare l'osservatore
su tali centri.
Se dopo c'è il problema che sono sempre i solti che si tirano su le
maniche e danno il loro impegno a tutto ciò a gratis, è vero. Lo fanno
per il puro idealismo. È anche vero che non è giusto che tale impegno
non venga onorato.
Giustamente un gruppo di persone lavorando part-time o a tempo pieno
probabilmente riuscirebbe fare di più del solo parlare del Software
Libero. Però non è detto. Siccome il problema principale è convincere
l'altra parte che il Software Libero è la cosa giusta e non le persone
che promuovono il Software Libero, perchè quelle ci sono e sicuramente
se ne trovano anche di nuove. Io stesso sto cercando da poco tempo dare
il mio piccolo contributo, e vedo quanto lavoro ci sarebbe da fare e
quante poche risorse umane e finanziarie ci sono.
Secondo me il compito più importante hanno le scuole. Loro devono
cercare di insegnare ai studenti non solo di usare software propretario
ma anche Software Libero, dando a loro la possibilità di scelta. Che
fino ad'oggi praticamente non c'è. Così forse almeno le prossime
generazione riescono vedere le cose più chiare.

E per ultimo complimenti a tutti quelli che hanno dato e che daranno il
loro contributo al Software Libero.

Saluti
Robert

full ack!

missa' che ce ne sono delle scuole che insegnano usare software libero
gia' da anni, ma sono delle scuole specializzate.

se per esempio le medie avrebbero anche software libero la gente
diventerebbe sensabilizzata gia' in una stagione dove non si ha ancora
fissato nel cervello il pensiero di software proprietario.

peter

I centri di competenza non decidono cos'e sl ma vedono come
si puo favorire il sl nei loro abienti (ap, imprese...)

:slight_smile:

Martin S.

martin(a)emsis.it wrote:

I centri di competenza non decidono cos'e sl ma vedono come
si puo favorire il sl nei loro abienti (ap, imprese...)

Si', ma indirettamente definiscono chi fa software libero e chi no.

Se ricevono competenze per favorire il software libero, per esempio con
fondi, avranno da selezionare progetti. Decideranno perciò quale
progetto è software libero e quale no.

Ovvio che, chi si e' guardato le licenze e si ha fatto una minima
cultura della problematica, sara' capace di distinguere software libero
da software proprietario senza centri di competenza. Purtroppo pero' la
massa non sono i hacker GNU, ma gente che spesso non sa' neanche cosa e'
software.

Questo vuol dire che un centro di competenza potrà senza grandi problemi
distribuire i fondi sulla base di criteri, che forse ai hacker GNU non
andrebbero neanche bene.

Percio' penso che la concentrazione delle competenze in un unico centro
sia molto pericoloso e possa portarci grandi svantaggi. Se vien
investito nei progetti sbagliati, vuol dire che i progetti non avranno
successo e freneranno l'evoluzione complessiva.

Il potere non deve essere concentrato in un unica testa, ma deve essere
distribuito, per garantire un autocontrollo.

Solo il caos puo' garantire l'ordine! :wink:

Happy hacking!
Patrick

- --
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i vari centri di competenza hanno compiti differenti
quello dell'eurac deve (lo dice anche una leggenazionale)
invitare le pubbliche amministrazioni a puntare su software
Libero e formati liberi
Il gruppo di lavoro della provincia deve puntare sui
formati liberi ma ha anche il potere di indirizzare la
provincia a rndere lieri i programmi che sono scritti per
la provincia
tutto nell'ottica dell'egov (come posso communicare via
Internet con piu persone possibile)
il guppo dei sindacati, secondo me, ha il compito di
contollare i primi due
Il centro del CAN ha il compito di creare cooperazione tra
le imprese del software libero e di favorire l'uso di
software libero tra le altre imprese del CAN

ci teno a precisare che secondo me la ap puo fare molto di
piu pr i SL:
Creare e fare creare nuovo software libero
obbligando le isoftware house a rendere libero i software
che producono per l'ap

saluti

Martin

i vari centri di competenza hanno compiti differenti
quello dell'eurac deve (lo dice anche una leggenazionale)
invitare le pubbliche amministrazioni a puntare su software
Libero e formati liberi

Mi giunge nuovo il fatto che ci abbia messo le zampe anche l'EURAC.
Qualcuno conferma?

Bye, Chris.

Speriamo che non ci caschi il soffito in testa!!! :-))