Ciao Diego,
grazie per avere trascritto alcuni punti dello statuto nella loro
interezza.
Concordo in pieno con buona parte delle tue osservazioni, mi soffermo
quindi su un punto a mio avviso debole della tua ricostruzione del
"luogo", infatti nell'articolo 12 dello statuto (Riunioni del consiglio
direttivo) è scritto esplicitamente:
"Il Consiglio direttivo può riunirsi e deliberare anche per via
telematica".
La possibilità di "incontri telematici" all'interno dello statuto e
quindi prevista, ma non per l'assemblea ordinaria. Quindi continuo a
ritenere un'eventuale riunione virtuale una deroga al nostro statuto
(non sto escludendo che si possa derogare, ma la conto come deroga).
Oltre a questo secondo me dai 25 giorni di preavviso non si scappa
proprio. Anche nel caso di decadenza del direttivo intero è prevista la
convocazione "quanto prima" (art. 11). Anche contando da oggi, in 25
giorni le misure di contenimento attuali dovrebbero decadere ma è
comunque probabile che non si possa fare la riunione in un ristorante,
e che probabilmente si dovrà garantire una distanza di un metro tra
tutti i partecipanti (quindi una persona ogni 2 metri quadrati).
A questo punto secondo me si pongono due questioni:
- limitare la partecipazione E
- trovare una sala grande.
Per la prima io credo che in circostanze come queste si possa dire che
possono partecipare solo i soci effettivi - e quindi in regola con la
quota associativa - e nessun "ospite", è un po' brutto ma secondo me è
comprensibile da tutti.
Per la seconda ho qualche difficoltà ad immaginare un posto dato che
non so quanti soci abbiamo, prendo come base l'anno scorso dove c'erano
18 presenti: significherebbe una sala di circa 40 metri quadri (36 + un
tavolo per il presidente ed il direttivo :-). Forse la sala Fronza a
Bolzano è abbastanza grande? E forse potrebbero prestarcela?
Sapendo il numero di soci in regola con la quota associativa ciascuno
di noi potrebbe attivarsi per trovare altre sale abbastanza grandi.
Ribadisco: le informazioni in nostro possesso ad oggi sono che dal 13
di aprile inizierà un (lento e graduale) ritorno alla normalità, quindi
una assemblea convocata in data successiva a quella data dovrebbe
prevedere come prima scelta un ritrovo "fisico".
Dopodiché concordo con te che si possa pensare a una convocazione che
(inviata in modo conforme al nostro statuto per modi e per termini)
contenga una richiesta del tipo "cosa vorresti fare se le misure di
isolamento dovessero rendere impossibile vedersi nel posto designato
all'ora stabilita?" con le due opzioni di rinviare ulteriormente
(abbiamo tempo) oppure di fare l'assemblea online in deroga allo
statuto.
Sono poi di nuovo d'accordo con te quando dici che questo consenso dei
soci dovrebbe essere raccolto in maniera esplicita, e mi spingo a dire
che forse sarebbe opportuno fosse unanime nel caso si decidesse di
procedere in deroga allo statuto, proprio perché in questa assemblea si
eleggeranno le cariche sociali.
A proposito del voto segreto segnalo anche una piattaforma di voto
online che viene usato da Codeberg EV in Germania. È relativemente
semplice nel senso che utilizza dei token inviati randomicamente alle
email degli aventi diritto, quindi - se ci si fida dell'operatore che
esegue gli script - garantisce che non si possa collegare il token alla
persona che vota.
La piattaforma è (naturalmente) open source e quindi si può consultarne
i sorgenti per valutare se fidarsi oppure no, la trovate qui:
https://codeberg.org/Codeberg/codeberg_voting_system
Ciao,
Daniele