sono state giornate difficili, non dico che mancava poco perché mi arrendessi, ma quasi. Il supporto dalla mia classe non è stato così forte ma ho 2 ultime possibilità e spero di giocarmele al meglio.
Ho preparato un messaggio informale per i miei compagni (130 persone che rappresentano tutte le classi, 1300 studenti), che gli invierò domani.
Inoltre domani manderò la mail a dirigente e altri docenti riguardanti i vari problemi.
Ciao ragazzi, sono sempre io.
Sinceramente non so nemmeno io come dirvelo, ma ciò che possiamo ammeterò è che la scuola in questi giorni non stia funzionando correttamente. E la colpa non è nostra che stiamo svolgendo il nostro compito correttamente (spero), ma qualcosa sopra di noi. Non si tratta però della disorganizzazione, ci sono davvero problemi gravi sopra di noi, ma uno è particolarmente per me inaccettabile.
Sto seguendo ormai la situazione dal 23 marzo e finora non è cambiato ancora nulla: potrei raccontarvi tutte le vicende, alcune buffe altre meno, ma andrò al punto.
Registro
49 classi su 63 hanno problemi con il registro, ok? La mia prof mi ha detto che solo alla mia classe non funzionava, ma solo dettagli. Da un lato c’è un problema organizzativo, possibilmente risolvibile con delle linee guida da far seguire, dall’altro ci sono i problemi tecnici. E quando c’è un problema tecnico, così grande e in questo momento la scuola dovrebbe essere la prima ad intervenire. E qui qualcuno potrebbe dire ma che colpa ne ha la scuola se ClasseViva ha problemi in tutta Italia? Dovete sapere che la provincia mette a disposizione per noi ragazzi Campus e Moodle, 2 piattaforme (la prima con una grafica più user-friendly e la seconda indicata più per superiori ed università) che consentono la condivisione dei materiali da parte dei docenti e dunque l’assegnazione dei compiti. Inoltre Campus consente l’avviso degli studenti tramite mail, l’aggiunta dei commenti ai compitini consegnati, chat, forum, tutto in un’unica piattaforma, ben funzionante, che non limita gli studenti nello spazio e situata all’interno della provincia. Quindi mi stai dicendo che no studenti dell’Alto Adige abbiamo a disposizione 2 piattaforme create appositamente per noi che funzionano perfettamente e non le stiamo usando? Si. Io questo non capisco.
Passiamo al prossimo problema va:
Zoom
Ma che bella piattaforma (scusate l’1 aprile era ieri). Partiamo dal fatto che necessita di installare l’applicazione per i cellulari e non per tutti è così bello, proprio per questo motivo ho proposto alla scuola una piattaforma web open source, questa consentirebbe il comodo accesso web da qualsiasi dispositivo siccome ottimizzata sia per Desktop che per Mobile. Questa piattaforma che ho consigliato si chiama BigBlueButton, consente la registrazione delle lezioni, la gestione dei permessi, l’invio di sondaggi durante le lezioni, una lavagna multi-utente o meno, e altro. Il fatto è che essendo open source, chiunque ha la possibilità di vedere il codice, e vedendo il codice possiamo effettivamente capire cosa succede ai nostri dati. Attualmente, un gruppo di Bolzano, LugBZ sta mettendo a disposizione la piattaforma per tutte le scuole, rispondendo appunto alla richiesta del governo di attivare piattaforme per facilitare e rendere possibile lo smart-working o appunto, come in questo caso la didattica a distanza (
https://www.lugbz.org/la-didattica-demergenza-der-notunterricht/), ricordando che pure la scuola potrebbe sfruttare la potenza di calcolo dei computer attualmente inutilizzati per far funzionare la piattaforma. Qual’è il punto? A seguito della mia richiesta di “elencare” soltanto la piattaforma in questione questi sono state fatte diverse considerazioni, riporto però soltanto le più importanti (3/5):
- Il software non è elencato tra quelli consigliati dal Ministero dell'Istruzione e dall'Intendenza Scolastica in lingua italiana
- Il software prevede l'utilizzo di "stanze" per la gestione delle videolezioni. La gestione delle stanze potrebbe risultare complessa nell'atuale situazione di crisi COVID-19.
- Lo strumento appare offrire gli stessi servizi di altri software, già consigliati dal Ministero dell'Istruzione e dall'Intendenza Scolastica, e già noti a molti docenti
Dunque io mi son detto beh, hanno ragione, il software non è consigliato ne dal Ministero né dall’Intendenza (scopro più avanti che stanno venendo portate avanti le pratiche per far aggiungere BBB), poi per quanto riguarda la gestione in stanze rimango perplesso, Jitsi di WeSchool e Zoom funzionano ugualmente e infine per quanto riguarda offrire gli stessi servizi non è proprio vero (tant’è che non hanno mai provato la piattaforma) e la scuola sul sito elenca 2 video screen record che hanno la stessa funziona ma lasciamo correre.
Allora rimango piuttosto triste ma poi mi domando, ma Zoom .. è consigliato dal Ministero o dall’Intendenza?
Guardo sul sito del MIUR (
https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html) niente, il Sovrintende mi ha confermato testualmente in videoconferenza di non aver mai promosso o negato alcuna piattaforma a inizio ad avere qualche dubbio. Fin quando guardando le istruzioni di Zoom (il quale hostiamo sul sito della scuola anche il file di installazione, non chiedetemi perchè), leggo appunto negli “Svantaggi”: Il software non è ad oggi presente tra quelli elencati dalla AGID (
https://www.agid.gov.it) Agenzia per l’Italia Digitale, a cui il Ministero dell’Istruzione fa riferimento.
Cioè allora, non capisco più davvero i motivi e lascio perdere. Qualche giorno dopo però una notizia:
https://www.hdblog.it/apple/articoli/n518740/zoom-app-videochiamate-privacy-facebook/, rimango stupito e dunque scrivo una mail di risposta per la scuola mandandola inoltre in conoscenza ad altre 7 persone + preside e vicepreside, ovvero c’è, seriamente, Zoom mandava i nostri dati a Facebook, anche se non hai un account. Il fatto è molto grave, andando in netto contrastato da un documento rilasciato dalla scuola (
http://www.iisgalilei.eu/generale-tutte/category/975-tutorial-didattica-a-distanza) il primo, Privacy e Sucurezza - Didattica a Distanza, (scusate l’errore mi si chiama veramente così il file). Era il 27 marzo, io così attendo, dico è venerdì risponderanno lunedì, lunedì non risponde nessuno. Fortunatamente lunedì il problema sembra essere risolto (
https://www.hdblog.it/apple/articoli/n518826/zoom-ios-app-facebook-dati-privacy-aggiornamento/), ma nonostante ciò non ricevo ancora nessuna mail per ulteriori spiegazioni. Ad oggi, non ho ancora ricevuto nessuna mail e sono sorte nuove problematica ancora più gravi (
https://www.hdblog.it/android/articoli/n518966/zoom-privacy-sicurezza-bombing-e2e-dati-estranei/) l’articola spiega ulteriori problemi nati, di come i dati sui loro server siano magazzinaggi in chiaro, di come sia possibile entrare in ogni meeting e infine di come sia possibile rubare grazie alla piattaforma le credenziali di Windows.
Dunque, perché tutto questo? Vi scrivo questo per farvi capire che ora, non possiamo prendere passivamente tutto che ci viene chiesto di fare, seppur da dei docenti, vanno valutati i diversi aspetti e dobbiamo ricordare il fatto che siamo noi le vittime, siamo noi al centro della problematica, dobbiamo noi imparare, sono i dati dei minori condivisi e dunque in questo momento sarebbero i docenti che dovrebbero venirci incontro, non il contrario. Capisco che molti docenti possano riscontrare tanti problemi, ma il fatto che una scuola pubblica, casualmente sceglie di usare una piattaforma consigliata da nessuno con così tanti problemi di privacy che ci impone di usare è inaccettabile a mio parere.
Non so nemmeno io a che cosa stanno pesando i prof adesso, ma sono sicuro che un problema così grande vada risolto al più presto, ma i prof, almeno i miei non mi sembrano così collaborativi. Stanno imponendo tutto loro, e alle nostre richieste mi hanno risposto, “Non se ne riparlerà punto”. Dunque se almeno voi non siete nella mia stessa situazione cercate di trovare un’accordo per i docenti che non vada bene soltanto a loro ma che vada bene pure a voi, soluzioni che possano migliorare il nostro rendimenti scolastico, perché attualmente una scuola di quasi 1300 studenti che utilizza 15 piattaforme diverse mi sembra inopportuno e inefficace.
Quindi vi ringrazio per aver letto e “partecipato” a tutta la storia e spero davvero vi possa essere utile per capire la situazione, a mio parere infatti non è questo il modo corretto per procedere, andavano fatte altre decisioni. Alla fine non sono andato proprio al punto, è?
Domani scriverò personalmente una mail riproponendo ai problemi: mi farebbe piacere chi vorrebbe firmare la lettera.
“La privacy non è qualcosa di separato dal rispetto e dalla dignità umana.”
Tim Cook (/* trovata casualmente, proprio per quello che cercavo, ma Tim mi sta piuttosto simpatico*/)
Grazie ancora, uno studente.
Speriamo, è tanto, lo so. Però spiega tutto in modo chiaro e trasparente, e credo che anche i miei compagni devono avere la possibilità di saperlo.
Buona serata / notte / Netflix / altro a tutti,
Andrea Pellegrin
Se siete in numero sufficiente io organizzerei uno sciopero.
‐‐‐‐‐‐‐ Original Message ‐‐‐‐‐‐‐
Ciao amici,
a seguito della mia mail poco più di qui sopra oggi è stata una giornata “pazzesca”,
tutto comincia la mattina, con una mia prof:
Mi domandavo una cosa. Ma forse sicuramente avete più conoscenze di me se avete inoltrato la mail con tutti quei dettagli. Perché chiedere campus con BigBlueButton, quando in realtà BigBlueButton è integrabile con moodle che è la piattaforma usata dalla provincia per le scuole? Mi illuminate?
Mi sembra un tono piuttosto aggressivo, ma non mi sono offeso e ho risposto normalmente.
Più tardi nel pomeriggio ricevo un’altro messaggio, il mio prof (religione) spiega che giovedì inizierà a fare lezione con Zoom, così gli chiedo se abbia letto la mia mail e mi risponde:
Si, certo. Ma indipendentemente da quella, nella mia programmazione personale ho dato precedenza alle classi 5, ne ho 6 quest'anno, e alle prime, oltre che a gestire un Coordinamento di una classe quinta. Infatti da questa settimana darò alle classi terxe e quarte il via. Ma non chiedetemi di usare altre piattaforme, da casa ho un solo PC, altri che lo usano, ed è anche vecchiotto, quindi devo arrangiarmi.
Rimango un po’ sconcertato ma non mi perdo d’animo e rispondo, fortunatamente concordiamo il giorno, per quanto riguarda la piattaforma si vedrà, rimaniamo dunque “in buoni rapporti”.
Infine ricevo un’ultima risposta, a seguito dell’avviso di un docente con il quale dovremmo usare “Discord”:
Ragazzi buonasera!
Una comunicazione da parte del professor C********a:
Il professore domani, come da email precedentemente inviata al rappresentante di classe, Andrea Pellegrin, si aspetta che abbiate completato il lavoro di registrazione, come specificato nell’email, per poter, domani pomeriggio, essere già pronti per la lezione.
Il professore vi comunica che in caso contrario, la valutazione sarà gravemente negativa.
Ma queste sono minacce, c’è? Posso capire che non gli va bene ma almeno una mail di risposta, no?
Sono davvero rimasto allibito tant’è che me ne frego del suo Discord (e dover aiutare tutti i compagni nella creazione dell’account e nel download dell’app) e gli darò il link di BBB, se entra bene, altrimenti non facciamo lezione, credo che una mail di risposta, sarebbe stato il minimo, dopo 3 giorni, da parte di qualche docente almeno: 0.
Spero in un vostro sincero parere, se sono io uno che va contro le regole o sono loro che non ci vengono in contro, il mio intento è quello di difendere i compagni, oltre ad essere profilati parecchio, a dover scaricare applicazioni inutili.
AGGIORNAMENTO: oggi collegio docenti, risultato?
Il Consiglio di Classe, per le videolezioni, utilizzerà le piattaforme “Zoom”, “Discord” e “WeSchool”.
Io capisco che possano avere figli da accudire, computer da usare in 5, però non capisco perché non ci vengano nemmeno un po’ in contro, non ci chiedano un parere, sembra non pensano nemmeno a noi. E dico sembra perché sono certo che alcuni docenti stanno dando il meglio di loro, chiedo soltanto ascoltassero pure un nostro parere ..
Tanti saluti (spero di non star spalmando troppo in questi giorni, il mio intento è di raccontarvi la situazione attuale di una scuola pubblica e di quanto possa essere ignorante, o almeno alcuni dei suoi docenti)
AP
Gentili professori,
la presente scritta nell’intento di voler rendere meno difficile la drammatica e sconcertante situazione che ambo le parti stanno vivendo, seguendo le linee guida della Sovrintendenza scolastica.
Il primo ostacolo che noi studenti abbiamo riscontrato è la dispersività ed i continui malfunzionamenti del registro elettronico Spaggiari. La mancata possibilità di ricevere notifiche sullo smartphone o anche una semplice e-mail non consente una semplice comunicazione, mentre il limite massimo di due MB imposto alla dimensione di ogni singolo file obbliga continuamente ad utilizzare servizi esterni. Nel voler unificare le piattaforme utilizzare e nel rispetto delle esigenze della classe, la scelta è ricaduta su Campus, un servizio messo a disposizione dalla Sovrintendenza stessa; in tale accezione, i dati inseriti rimarrebbero rilocati in server posti nella nostra provincia, corrispondendo perfettamente ai requisiti in tema di privacy richiesti dal nostro Istituto.
Mentre Campus sarebbe relegata all’esclusiva mansione di fungere da contenitore per compiti, documenti e quant’altro, BigBlueButton (offerto da LugBZ) consisterebbe nel software da noi scelto per le videolezioni. Oltre ad un eccellente funzionamento da noi verificato sperimentalmente, uno dei vantaggi è quello di essere completamente ottimizzato per i dispositivi mobili; per questo, non vi è alcun’applicazione che necessita di essere installata. Jitsi, abbinata spesso a WeSchool, non consente il controllo e la gestione dei permessi; di conseguenza e come è già capitato, gli studenti hanno la piena facoltà di espellere il professore, per esempio; corbellerie simili non fanno altro che ostacolare il corretto andamento della lezione. Spero che possiate essere propositivi nei confronti di tale novità, rammentando il caos e le innumerevoli difficoltà che gli studenti incontrano nel reperire i compiti, elidendo la propositiva dell’alunno stesso.
Particolarmente utile sarebbe il poter registrare le videolezioni, sicché chi avesse problemi nel connettersi od impossibilità nel reperire un dispositivo funzionante e disponibile possa comunque avere il piacere di apprendere i nuovi argomenti in tempi diversi. Siccome da sempre siamo una classe molto inclusiva, anche per il nostro compagno BES tale procedimento si rivelerebbe estremamente utile.
La classe risulta concorde nel chiedere che le videolezioni vengano sottoposte ad un accurato processo di preparazione: sono conscio pure io che la digitalizzazione sia complessa come tematica, soprattutto negli scorsi anni. Vi è però la necessità di essere creativi, affinché non si perda quella fetta di studenti a cui un determinato argomento non suscita particolare interesse; ciò viene detto nell’interesse sia del professore sia degli alunni maggiormente propositivi. Una pagina di libro, un video online, una canzone sarebbero sicuramente degli ottimi spunti di partenza per rendere la lezione particolarmente coinvolgente; tutto ciò sarebbe tranquillamente racchiudibile in una semplice presentazione. A nostro parere, una presentazione sarebbe un’ottima modalità per introdurre un nuovo argomento. Un esempio di documento digitale consiste nei moduli PDF, i quali consentono l’inserimento di testo (e non solo) in campi precedentemente definiti e la compilazione da qualsiasi piattaforma. Dei lavori di gruppo contribuirebbero sicuramente a ridurre la distanza ideale che si frappone tra di noi.
L’organizzazione delle videolezioni non è un tema solamente fine a sé stesso; ne va pure della salute dei nostri occhi: stare dinnanzi al monitor per molte ore al giorno risulta estremamente fastidioso. Riportando le indicazioni della Sovrintendenza, sono consentiti 80 minuti di lezione ogni giorno, ovvero due interventi quotidianamente, sufficientemente distanziati. La richiesta di non affidare compiti o messaggi non importanti (soprattutto nei gruppi WhatsApp con taluni docenti – non vi è alcun problema in merito) durante l’orario extrascolastico trova invece il suo fondamento nel semplice rispetto del rapporto che intercorre fra di noi. Aggiungere compiti nei giorni in cui non si ha lezione non fa altro che complicare ulteriormente l’organizzazione personale. In sintesi, crediamo sia importante limitarsi ad inviare compiti e comunicazioni di relativa importanza tra le 08.10 e le 17:10.
Seppur manchino ancora delle direttive specifiche da parte del MIUR, il lato più umano di noi chiede di essere valutato in base al proprio percorso formativo e secondo una crescita personale, sicché, in tale periodo di difficoltà, non vengano puntualizzati gli alti e bassi che una persona può presentare.
Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio, per ogni evenienza. I miei compagni dimostrano un sincero desiderio di lavorare e di far fronte alla solitudine e monotonia della quarantena. Sono certo del fatto che, se dimostreremo tutti un serio impegno ed una sentita responsabilità, potremo farcela.
Scusate, ho capito male!
‐‐‐‐‐‐‐ Original Message ‐‐‐‐‐‐‐
Si, ho inviato i dati (inserimento impossible), ma non vedo nulla di inserito nè ho avuto riscontro (che ho sollecitato).
Pensavo tu avessi trovato qualcosa.
diego
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Diego Maniacco, Bolzano (Italy)
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Not f'd — you won't find me on Facebook
Non ti eri occupato tu di questo?
Giulio ciao.
Ho subito cercato sul sito di AGID ma non ho trovato nulla.
Ci puoi mandare il link verso il Ministero (quale?) per poter leggere cosa è stato inserito?
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