Condivido soltanto un paio di pensieri sparsi:
Gitlab.com è open core, e se tutti migrassero(migrassimo) là, temo si ripresenterebbe lo stesso rischio (network effect == interesse di grandi aziende alla MS).
Nel mondo del self hosting (gogs/gitea) si sta parlando di federare repository git usando activitypub o altro (avendo quindi la possibilità di fare merge request da un'istanza all'altra). Vedi ad esempio https://github.com/go-gitea/gitea/issues/1612 (ironia della sorte, link a github)

Questo secondo approccio mi sembra più resiliente nel lungo periodo, ma sicuramente nel breve migrare a gitlab è più semplice e veloce...

Ciao,
Daniele

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Il 4 giugno 2018 01:21:40 CEST, Chris Mair <chris@1006.org> ha scritto:
Well... shit.

Ora verranno a spezzarci le matite:

https://www.youtube.com/watch?v=H27rfr59RiE


Ok,

scherzi a parte,

quello che Cassandra[*]-Chris prevede in tempi brevi e`:

- gitlab sara` temporaneamente giu` per via di tutti i nuovi clienti in arrivo
(la differenza di dimensione e` tale che se anche solo 1% dei clienti migrano,
per Gitlab e` un DDOS :)

- Atom sara` una delle prime vittime (extinguished by Visual Studio Code)

- chi vuole offrire SaaS su Github (tipo Travis CI) sara` forzatamente moved
to Azure

- uniranno la user db di Github con quella di Azure - offrendo opzioni
"one click deployment" per fare deployment da repo Gitlab su "free account"
Azure ("unire" nel senso di come avevano fatto ai tempi con gli account
Skype...)

Per quest'ultimo punto IMHO ci verebbe l'attenzione dell'antitrust...

In tutto per tutto, il grip che MS ha sui developer sara` enormemente rafforzato.
Nadella e` diabolicamente astuto :/

Bye,
Chris.

[*] https://en.wikipedia.org/wiki/Cassandra