Accesso agli atti per acquisizione informazioni su telecamere di videosorveglianza a riconoscimento facciale

Salve,
tramite il gruppo EXIT di Verona e congiuntamente ad un collettivo sociale di Fano abbiamo pubblicato una petizione su change.org per raccogliere consenso attorno ad un fenomeno crescente che ci sta preoccupando: l’installazione di telecamere a riconoscimento facciale e l’uso indiscriminato di queste informazioni da parte delle diverse pubbliche amministrazioni cittadine, in aperta violazione con i principali dettami in materia di privacy (alcune società operanti per il comune di Trento hanno già ricevuto le prime sanzioni dal Garante della Privacy).

Ora questa raccolta firme si sta concludendo (siamo a quasi 200 firme, ci aspettavamo maggiore interesse attorno a queste tematiche che riguardano la vita di tutti noi, ma le idee sono una cosa, la realtà di solito è ben diversa…) e stiamo per procedere ad un accesso agli atti rivolto alle nostre istituzioni locali al fine di individuare i siti che ospitano tali tecnologie, la tecnologia impiegata (intelligenza artificiale?) lo stato effettivo, l’uso corrente, la mole di dati raccolti, etc, etc…

Se il LUGBZ fosse interessato nel portare avanti sul proprio territorio questa iniziativa di approfondimento (e di eventuale contrasto), potremmo insieme coordinarci per l’invio di una pec al proprio Comune al fine di procedere per un accesso agli atti in tale direzione.

Nel caso, vi forniremo ogni materiale, compito vostro sarà unicamente possedere una pec e individuare l’indirizzo email certificato del comune di residenza a cui inviarla.

Grazie

Davide M.

TIM E LA DIFFUSIONE DELLE SMART CITY

Tim è uno dei principali attori in Italia dietro le smart city e ne spinge ovunque la diffusione sia per il proprio tornaconto economico, che per motivi ideologici.

1) PROGETTO URBAN GENIUS

Applicato da Città come Sirmione e Venezia, si tratta di una piattaforma di raccolta, aggregazione e analisi di dati. Il cliente di questo prodotto sono le pubbliche amministrazioni, che sono invitate sulla pagina stessa di TIM a usare i fondi del PNRR per acquistare questo sistema composto da varie componenti che si possono visualizzare cliccando qui. Come riportato nelle pag. (4-8) del pdf, Urban genius consente di controllare ogni aspetto della vita del cittadino attraverso il modello Data/Information/Knowledge/Wisdom che utilizza diversi indici e l’IA.

2) CONTROLLO DELLA MOBILITÀ URBANA

Consente di individuare la posizione di un veicolo, la velocità, i codici diagnostici di guasto e altre informazioni, sia grazie a sensori e telecamere distribuite lungo la città, sia grazie agli strumenti di diagnostica presenti sui veicoli stessi. Queste informazioni vengono poi mandate ai “mobility manager” che come in una distopia orwelliana saranno in grado di sapere in qualsiasi istante il luogo in cui ti trovi all’interno della città. Questi dati non verranno solo utilizzati per dirigere il traffico, ma anche per riconoscere automaticamente le targhe delle macchine e sanzionare chi supera i limiti di velocità.

3) MONITORAGGIO DI CHI USA LA RETE MOBILE TIM

Nelle città in cui è attivo Urban Genius chi utilizza il servizio mobile della rete TIM è costantemente tracciato in tempo reale, infatti vengono raccolti tutti i suoi spostamenti in base a quali celle telefoniche si aggancia il proprio cellulare, queste informazioni vengono usate per creare mappe degli spostamenti e del flusso dei cittadini, e, secondo quanto dicono loro,

È così possibile stimare ad esempio quante persone sono presenti in una certa zona della città, distinguerli per residenza (dove vivono abitualmente), nazionalità, motivo della presenza (turismo, lavoro, transito) e altri parametri sociodemografici.

4) 5G, REALTÀ VIRTUALE E CLOUD

In questo articolo del loro sito sostengono che la rete 5 G sarà fondamentale per aumentare i “servizi” delle smart city, inoltre è alla base di TIM Extended reality, che altro non è che la versione del brand TIM del Metaverso, con funzionalità analoghe. Nella lettera agli stakeholders sostengono che si stanno trasformando e adottando gli standard ESG, un ricatto del WEF che impone l’accettazione di tutti i deliri woke. TIM ha infatti una sua propria agenda 2030 che chiama “piano 24-26” che ha tra gli obiettivi la Net 0 entro il 2040, la carbon neutrality entro il 2030 e l’impiego del 100% di fonti di energia green entro il 2025, così come voler sostituire gli uomini in posizioni di potere con donne entro il 2026. Sempre entro il 2026 vogliono mettere l’impronta di carbonio su tutti i loro prodotti e aumentare del 30% i servizi connessi all’identità digitale tramite Trust Technologies, un’azienda del gruppo TIM che ha sviluppato TIM Id, l’identità digitale di marchio TIM che si può usare come servizio SPID. TIM vuole diffondere i servizi cloud perché sul loro bilancio di sostenibilità del 2023 dichiarano di detienere il 45% del Polo Strategico Nazionale, che fa parte della strategia Cloud Italia. Inoltre, sempre sul bilancio, hanno mostrato di aver prodotto spot femministi e di indottrinare i propri dipendenti al gender, femminismo e antirazzismo.

CONCLUSIONI

Il centro studi Tim ha stimato che entro il 2027 la spesa in Smart city supererà i 1000 miliardi di dollari e vi sarà un aumento di investimenti in ICT di 1,6 miliardi di euro (1, 2, 3, 4). In collaborazione con Google ha aperto un centro per IA e per sviluppare tecnologie cloud, perché sostiene che nel 2027 il mercato dell’IA in Italia raggiungerà i 6,6 miliardi di euro. Tutto questo guadagno economico, se ci sarà, verrà ottenuto distruggendo totalmente le nostre libertà.

Da Der EinzigeTelegram: Contact @dereinzigeitalia

Trovo l’articolo davvero assurdo. Certo, i benefici del 5G non sono quelli presentati a noi cittadini, ma vanno nella direzione dell’automazione agricola, dei robot, delle squadriglie di droni, delle auto a guida autonoma, …

Ma con le somme citate nelle conclusioni per le città intelligenti, gli investimenti ICT e l’AI, che poi non possono essere utilizzate per una transizione energetica ma richiedono ancora più materie prime ed energia, c’è una contraddizione con gli obiettivi del TIM, che includono l’azzeramento della rete entro il 2040, la neutralità di CO2 entro il 2030 e l’utilizzo di fonti energetiche 100% verdi entro il 2025.
In breve, ho un problema con l’autore che, tra l’altro, in altri articoli parla sempre di “veleno sperimentale” invece che di vaccinazione.

Boh, cosa vuoi che ti dica, io ho riportato l’articolo perché cita delle fonti e queste non sono opinioni.

Per quanto riguarda invece le considerazioni personali dell’autore dell’articolo hai il link, scrivi a lui e lamentati se ritieni abbia un senso farlo.

Io ti ho indicato la luna, ma ho l’impressione che tu abbia guardato il dito della mano…

Davide

Hai ragione.

Ho generalizzato la mia preoccupazione.
Non è giusto, anche se mi piacerebbe che i partecipanti qui su talk.lugbz.org riferissero di altre pubblicazioni, ma anche che spiegassero perché trovano il contenuto importante e quale sia la loro opinione.

Franz

Mah, la mia opinione, che è mia e personale e distinta da quella dell’autore dell’ultimo articolo citato, penso sia chiara, ritengo si sia intrapresa una china molto pericolosa per il genere umano, una strada che vede i dati personali di tutti noi usati e venduti in maniera indiscriminata, in totale spregio di qualsiasi norma, spesso questa solo di facciata.

Spero anch’io come te di vedere altre opinioni sull’argomento su questo forum, ma speravo anche che vi fosse maggiore azione e concretezza (firmare la petizione?), perché oggi il tempo delle opinioni e delle (belle) parole è terminato, servono i fatti, serve che le nostre idee, se ne abbiamo ancora di buone, si concretizzino, perché le idee malvage, le idee piene di denaro e di potere hanno preso piede e sono diventate realtà di tutti i giorni, mentre noi ancora ci chiediamo cosa sia giusto e cosa sia sbagliato fare e pensare…

Siamo in tremendo ritardo, il denaro, la sete di potere, la cupidigia infinita, hanno preso il posto del senso di ciò che è Bene e Giusto, o di quello che ne restava e sono diventate realtà…

E tanto per restare in tema, che ne dite voi di questa ricerca della Mozilla Foundation?

Qui in italiano, un articolo che cita la medesima ricerca.

Davide

ciao @danjde

grazie per aver lanciato il tema “info sulle telecamere di videosorveglianza”

Proponi:

e vedremo se tra i soci si trovano le risorse organizzative …

vedo che stai approfondendo con @linterfranz l’articolo citato per intero

Devo dire che non sono riuscito a capire, quale persona sia autore del testo. Penso che “DerEinzige” non sia importante per ciò che proponi sia fatto a livello locale…

Hai risposto a @linterfranz con parole preoccupate:

Allora:
Presumo che la azione “petizione su change.org” si concluderà necessariamente entro breve, vero ?

Per il dopo ti propongo di preparare un incontro con calma “slowbit”…
(obiettivo minimo potrebbe essere un flyer da diffondere …)

toni

In breve, vedo i problemi nello stesso modo in cui li vedi tu.

Il cambiamento climatico e l’estinzione delle specie minacciano davvero l’esistenza dell’umanità se la transizione energetica non verrà attuata almeno nei prossimi anni, se possibile entro il 2030. Ciò significa utilizzare il maggior numero possibile di combustibili fossili per raggiungere questo obiettivo, limitando al contempo gli interessi acquisiti e abbassando gli standard di vita. Solo allora si capirà quanta energia e quante risorse sono disponibili per affrontare le fasi successive.

Cosa sento alla radio oggi? L’Italia sta ordinando carri armati per 30 miliardi.

Credo che si debba fare di più, non basta parlare e raccogliere firme. A 75 anni non posso più tirare su gli alberi, quindi tutto ciò che posso fare è partecipare al climacamp e sostenere climateaction. Indosso la maglietta “Oldies for future” e attiro l’attenzione quando giro per la città con la mia bicicletta e il mio rimorchio.

Quando sono con i giovani, mi rendo conto che sono sommersi dalle loro vite e non hanno tempo per pensare al clima e alla pace.

Ho sfogliato l’articolo, sì, ne ero già a conoscenza. Ma le auto non hanno più avuto un ruolo per me da 15 anni.

I dati vengono raccolti, rubati e analizzati ovunque. Di recente ho scritto un articolo su Paypal e lascerò Paypal in malo modo perché ho solo la possibilità di cancellarmi e quindi di non fornire più dati, ma non riavrò i miei dati.

Se i miei dati sono stati davvero trasmessi a migliaia di altre aziende, allora non è poi così male per me, perché alla mia età non farò molti viaggi o altre attività finanziarie. Chiunque abbia 30 anni e paga con Paypal da 10 anni si trova ad affrontare gli effetti dei propri dati che influenzano la sua vita senza conoscerne la causa.

Si a brevissimo, stiamo preparando la pec (richiesta accesso atti) da inviare alle istituzioni di Pesaro&C, poi vi facciamo sapere cosa ne esce e cercheremo anche insieme a voi di organizzare qualche iniziativa per sensibilizzare la popolazione (ignava) sul tema…

Infatti la raccolta firme è finalizzata (come già detto) all’invio di una pec alle amministrazioni locali perché ci mostrino i documenti (altrimenti) celati alla cittadinanza, e poi il Garante, e poi…

Questo è certamente un problema, però è uno dei tantissimi: tantissimi problemi che le istituzioni permettono e incentivano allo scopo di aprire un numero tale di fronti da rendere il cittadino quasi (o del tutto) impotente. La burocrazia che cos’è stato se non lo strumento d’elezione per tutto ciò? Ora al posto della burocrazia vi sarà la telematica che selettivamente arriverà a determinare chi può fare cosa e chi no…

Dalle mie parti vi è un detto popolare che fa:

“ridi, ridi, che i te magna i gnochi in testa!”

Traduzione:

“tu ridi, ridi pure, mentre non ti accorgi che altri ti stanno portando via il cibo da davanti agli occhi…”