delibera

Hai la possibilita` di venire martedi` sera all'incontro? Ne possiamo
discutere...

sono via x 3 sett e si mi piacerebbe entrare nella discussione ma non
sono molto socievole. grazie per l'invito cmq

Ok, prima che scappi:

Cosa ne pensi di una lettera aperta? Dicevi di puntare ai giornali,
quindi
sei d'accordo con l'idea della lettera aperta?

Idee?

Io penso che, considerato il numero di soci attivi basso, non
possiamo permetterci di fare di piu`. Io stesso sono il primo
a amettere che ho sempre meno tempo da dedicare al LUGBZ, tra
l'altro. Cmq. suppongo che la lettera aperta verra` redatta
martedi` sera, quindi non posso che ribadire l'invito a tutti
che vogliono contribuire di venire all'incontro...

Bye,
Chris.

Ciao lista,

Martedì scorso (e ringrazio le persone che hanno trovato il tempo di venire all'incontro perchè loro hanno dimostrato che il tema gli stava a cuore) abbiamo steso una bozza della lettera aperta con i punti salienti che rispettassero i punti di vista di tutti. Abbiamo anche parlato del nostro carteggio con assoli e discusso quale potesse essere la nostra posizione in proposito.

Mi sono preso il compito di formalizzare la lettera (chiedendo aiuto ad alcuni soci per alcuni punti) ma ho ancora potuto dedicarci pochissimo tempo, purtroppo. Poi Patrick si è offerto di preparare il testo in tedesco.

Non mi piace l'atteggiamento (un decennio fa avrei detto "da troll") di chi sottintende che facciamo le cose di nascosto (scambiarsi le cose per cellulare?!?) o critica senza impegnarsi (nemmeno ad iscriversi). Ricordo a tutti il discorso "meritocrazia" fatto solo qualche mese fa: chi ha tempo, voglia e modo di impegnarsi è il benvenuto ed è compito del direttivo (e mio) difenderlo dagli attacchi gratuiti.

Quindi per ricapitolare:
-una bozza di lettera è pronta,
-la finalizzazione della lettera (it) è in ritardo perchè purtroppo non ho avuto il tempo di dedicarmici come avevo previsto
-la lettera (de) è ferma a causa dello stallo del punto sopra
-il nostro rapporto con assoli è ben descritto da quello che ha scritto christian ieri
-non abbiamo mai preparato ordini del giorno per l'inconto del martedì perchè è un incontro informale
-sul gruppo lugbz di identi.ca (o sull'hashtag #lugbz di twitter) cerco di postare ogni martedì prima delle 20.00 una proposta di argomenti
-la discussione sulla delibera è stata comunicata come sopra
-con la tastiera del G1 si possono mandare mail lunghe :slight_smile:
-don't feed the troll

Ciao,
DAniele

Ciao,
sono via ma cmq ogni tanto online. non conosco la bozza della lettera,
ma la mia idea é quella di dimostrare che l'ambiente del SL é un
ambiente fatto di persione serie e affidabili. che ci sono persone
anche in provincia che hanno molte conoscenze.
ma soprattutto che in momenti di crisi come quello attuale un simile
esborso di denaro pubblico é concepibile?
é un sistema sostenibile economicamente?
essere lockati da un produttore é una follia per un'impresa, per la
provincia no?
quante persone si sarebbero potute stipendiare con un simile
investimento? persone che potrebbero far tornare sul territorio
conoscenze e denaro.

Le risposte a queste domande sono a mio avviso interessanti per la gente comune.

Patrick penso che abbia i contatti giusti per mandare la lettera alle
persone giuste, spero abbia tempo per darvi una mano.
ciao
/roby

Ciao Roberto,

Quasi tutti i punti che elenchi sono emersi martedì e quindi faranno parte della lettera aperta. Non sono così persuaso dell'affrontare da subito il punto di vista economico della vicenda.
Credo che non conoscendo esattamente la situazione non siamo in grado di dire che un'alternativa libera sarebbe stata economicamente vantaggiosa (parlo dell'esborso nudo e crudo), e non credo nemmeno che sia questo il punto saliente rispetto ad esempio al vendor lock-in.

In ogni caso grazie per avere espresso le tue opinioni!

DAniele

Ciao, non ho mai neppure pensato che il costo della migrazione ad una
alternativa sia minore, la parte economica a mio avviso va ben
argomentata, le tasse che si pagano in provincia restano in maggior
parte in provincia, il know-how anche ha un prezzo non indifferente.
Inoltre a mio avviso il target della lettera aperta é il cittadino non
la pubblica amministrazione.

Ci sono distretti come monaco e altri che dovrei andare a vedere che
in occasioni del genere hanno iniziato a migrare. l'esperienza FUSS
dovrebbe essere stata giá sufficiente per mostrare la realizzabilitá
di un tale cambiamento.

saluti
/roby

Roberto Palmarin writes:

Ciao, non ho mai neppure pensato che il costo della migrazione ad una
alternativa sia minore, la parte economica a mio avviso va ben
argomentata, le tasse che si pagano in provincia restano in maggior
parte in provincia, il know-how anche ha un prezzo non indifferente.
Inoltre a mio avviso il target della lettera aperta é il cittadino non
la pubblica amministrazione.

Vedo un punto in comune tra tutte le nostre posizioni, in effetti, e credo
che potremo lavorarci sopra questa sera durante l'incontro per trovare una
formulazione che soddisfi tutti: mi riferisco a fare presente che a fronte
di un impegno di spesa così oneroso sarebbe stato saggio premettere
un'azione (chiamiamola "studio di fattibilità" o "piano preliminare" o
altro, spero di spiegarmi) atta a valutare quali fossero le diverse
alternative a disposizione (non parlo di alternative software, ma di
evoluzioni alternative della situazione). Questa analisi preliminare
(ammesso e non concesso che non sia stata fatta! Anche questa è una cosa che
dobbiamo chiedere!) poteva essere fatta da chiunque ne avesse i titoli di
esperienza (ad es. tramite bando o concorso?) e sono sicuro che ci sarebbero
state realtà locali con le competenze e l'esperienza necessaria per portarla
a termine felicemente.

Concordo che questo punto vada argomentato molto bene! Continuo a non essere
del tutto sicuro che debba trovare spazio nella sua interezza in questa
lettera aperta, che io vedo come prima battuta di un dialogo e che vorrei
riuscisse comprensibile alla maggior parte delle persone.

Ci sono distretti come monaco e altri che dovrei andare a vedere che
in occasioni del genere hanno iniziato a migrare. l'esperienza FUSS
dovrebbe essere stata giá sufficiente per mostrare la realizzabilitá
di un tale cambiamento.
saluti
/roby

Ciao,
DAniele

Propongo di spostare per un attimo il punto di osservazione della
vicenda puntando al comportamento del fornitore M$: l'annuncio di una
completa dismissione di ogni forma di supporto a win2003 server non è di
molto tempo fa (non so queste date esattamente); su questa sua decisione
M$ ha basato la sua proposta perentoria a PABZ, offerta valida 10 gg
(quindi al di fuori di ogni corretta prassi commerciale), "prendere o
lasciare". Il lasciare comportava, mi pare, rinunciare ad ogni
possibilità di upgrade delle licenze in corso.
I tempi di reazione di PABZ sono stati lenti, ma non riesco a
qualificare a dovere la prepotenza di M$.

Questo taglio della vicenda dovrebbe ricevere attenzione politica per la
dipendenza che si realizza da un fornitore che mostra continuamente non
rispetto delle regole. È un aspetto che, con parole migliori delle mie,
non penso dovremmo tralasciare di sottolineare.

Ciao,

2010/6/8 <daniele(a)gobbetti.name>:

Vedo un punto in comune tra tutte le nostre posizioni, in effetti, e credo
che potremo lavorarci sopra questa sera durante l'incontro per trovare una
formulazione che soddisfi tutti: mi riferisco a fare presente che a fronte
di un impegno di spesa così oneroso sarebbe stato saggio premettere
un'azione (chiamiamola "studio di fattibilità" o "piano preliminare" o
altro, spero di spiegarmi) atta a valutare quali fossero le diverse
alternative a disposizione (non parlo di alternative software, ma di
evoluzioni alternative della situazione). Questa analisi preliminare
(ammesso e non concesso che non sia stata fatta! Anche questa è una cosa che
dobbiamo chiedere!) poteva essere fatta da chiunque ne avesse i titoli di
esperienza (ad es. tramite bando o concorso?) e sono sicuro che ci sarebbero
state realtà locali con le competenze e l'esperienza necessaria per portarla
a termine felicemente.

Non ho potuto passare ieri sera, quindi ecco i miei 2eurocents.

Riallacciandomi al discorso "studio di fattibilità", volevo far notare
che a BZ esiste un ente, il CoCOS, che viene finanziato
dall'Assessorato all’Innovazione, Ricerca, Sviluppo & Cooperative, che
si occupa di OSS e quindi ho provato ad inviare una mail per chiedere
un commento sulla delibera e se fossero stati interpellati su una
eventuale "questione migrazione", ma non ho ricevuto risposta. Forse
bisognerebbe interpellare direttamente l'assessorato? Sul sito,
inoltre, viene citato, tra le best practices, il piano "esuedtirol"
2004/2008 [1] e l' OSS nelle Pubbliche Amministrazioni [2]. Non l'ho
letto, ma forse qualcuno lo conosce e sarebbe il caso di includere
nella lettera anche un mini riassunto dei risultati di questo studio e
verificare se e come, a distanza di due anni, questi siano stati presi
in considerazione durante la discussione/approvazione della delibera.

Ciao,
Stefano

[1] http://www.provincia.bz.it/specials/esuedtirol/download/Aktionsplan-eSuedtirol%20_ITA.pdf
[2] http://www.cocos.bz/sezione/bestPractices/best-practice-pubbliche-amministrazioni/

Qualcuno ha informazioni precise e aggiornate, o sa dove reperirle,
sull'intero progetto OSS di Monaco in Baviera, dall'inizio (~2005) alla
conclusione (2010)? si tratta di un Eente pubblico di dimensioni
ragguardevoli, con competenze confrontabili a quelle di PABZ. Ritengo
assai utile studiare quel caso per avere un elemento reale di confronto
a cui fare riferimento.

Questi link li avevi già controllati?

http://www.muenchen.de/Rathaus/dir/limux/uebersicht/408901/index.html

in particolare:

http://www.muenchen.de/Rathaus/dir/limux/english/147197/index.html

Status quo of the LiMux project March 2010:

    * 100% (= 15.000) work stations using Firefox, Thunderbird and OpenOffice.org
    * 3.000 work stations in four departments migrated to LiMux
    * all other units of the City Council started the migration to Linux in 2009

bye

Suggerisco anche:

http://limuxwatch.blogspot.com/

Ciao,

C.

Ciao Stefano!

Riallacciandomi al discorso "studio di fattibilità", volevo far notare
che a BZ esiste un ente, il CoCOS, che viene finanziato
dall'Assessorato all’Innovazione, Ricerca, Sviluppo & Cooperative, che
si occupa di OSS e quindi ho provato ad inviare una mail per chiedere
un commento sulla delibera e se fossero stati interpellati su una
eventuale "questione migrazione", ma non ho ricevuto risposta. Forse

Attenzione che il progetto CoCOS è un progetto Interreg IT-CH che si è
concluso qualche anno fa ormai.

Uno dei maggiori risultati del progetto è sicuramente stata la creazione
del Free Software Center South Tyrol all'interno dell'area delle
Tecnologie Digitali del TIS innovation park. Un laboratorio della
conoscenza sul Free Software che aiuta le imprese ad utilizzare il
modello del Free Software per creare innovazione.

bisognerebbe interpellare direttamente l'assessorato? Sul sito,
inoltre, viene citato, tra le best practices, il piano "esuedtirol"
2004/2008 [1] e l' OSS nelle Pubbliche Amministrazioni [2]. Non l'ho
letto, ma forse qualcuno lo conosce e sarebbe il caso di includere
nella lettera anche un mini riassunto dei risultati di questo studio e
verificare se e come, a distanza di due anni, questi siano stati presi
in considerazione durante la discussione/approvazione della delibera.

Si! Il piano eSuedtirol è molto importante perchè dedica una intera
sezione al Free Software e agli Open Standards.

Per quanto abbiamo discusso martedì non vogliamo stilare una lettera
infinita. Ci sarebbe una infinità di contenuti da inserire...

Quello che il LUGBZ vuole fare, come spiegato benissimo da Daniele, è di
aprire un dialogo e chiedere informazioni sulla strategia
dell'amministrazione pubblica.

Happy hacking!
Patrick

Ciao Patrick

2010/6/11 Patrick Ohnewein <patrick.ohnewein(a)lugbz.org>:

Ciao Stefano!
Attenzione che il progetto CoCOS è un progetto Interreg IT-CH che si è
concluso qualche anno fa ormai.

Interessante, sul sito cocos.bz (Belize?) non si fa menzione della
cosa nè nell'impressum, né nelle FAQ.

Uno dei maggiori risultati del progetto è sicuramente stata la creazione
del Free Software Center South Tyrol all'interno dell'area delle
Tecnologie Digitali del TIS innovation park. Un laboratorio della
conoscenza sul Free Software che aiuta le imprese ad utilizzare il
modello del Free Software per creare innovazione.

Bene, allora sposto tutto il mio discorso e le relative domande al
FSC: questo centro è stato interpellato per consulenze, migrazioni ecc
ecc prima di discutere la delibera 882 o opera solo con privati?

Per quanto abbiamo discusso martedì non vogliamo stilare una lettera
infinita. Ci sarebbe una infinità di contenuti da inserire...

Beh, vuol dire che c'è un'infinità di problemi relativi all'OSS in AA,
nonostante tutti i progetti cominciati e finiti negli ultimi 10 anni.
Questa cosa mi fa pensare...

Quello che il LUGBZ vuole fare, come spiegato benissimo da Daniele, è di
aprire un dialogo e chiedere informazioni sulla strategia
dell'amministrazione pubblica.

Certo, su quanto detto da Daniele sono abbastanza d'accordo.

Ciao,
Stefano

Steevie schrieb:

2010/6/11 Patrick Ohnewein <patrick.ohnewein(a)lugbz.org>:

Ciao Stefano!
Attenzione che il progetto CoCOS è un progetto Interreg IT-CH che si è
concluso qualche anno fa ormai.

Interessante, sul sito cocos.bz (Belize?) non si fa menzione della
cosa nè nell'impressum, né nelle FAQ.

Hai ragione. Va attualizzato.

Uno dei maggiori risultati del progetto è sicuramente stata la creazione
del Free Software Center South Tyrol all'interno dell'area delle
Tecnologie Digitali del TIS innovation park. Un laboratorio della
conoscenza sul Free Software che aiuta le imprese ad utilizzare il
modello del Free Software per creare innovazione.

Bene, allora sposto tutto il mio discorso e le relative domande al
FSC: questo centro è stato interpellato per consulenze, migrazioni ecc
ecc prima di discutere la delibera 882 o opera solo con privati?

Il Free Software Center South Tyrol è un laboratorio di conoscenza
situato e sostenuto dall'area delle Tecnologie Digitali nel TIS
innovation park. La mission principale del TIS è aiutare le imprese
della nostra provincia ad innovare. E perciò il focus principale del FSC
sono le imprese. Questo non vuol dire che il FSC non abbia contatti con
la Pubblica Amministrazione o altri enti pubblici.

La PA non ha chiesto informazioni al FSC per la decisione contenuta
nella delibera 882.

Per quanto abbiamo discusso martedì non vogliamo stilare una lettera

infinita. Ci sarebbe una infinità di contenuti da inserire...

Beh, vuol dire che c'è un'infinità di problemi relativi all'OSS in AA,
nonostante tutti i progetti cominciati e finiti negli ultimi 10 anni.
Questa cosa mi fa pensare...

:slight_smile:

Bè, se non ci fossero state attività, sicuramente non ci sarebbero così
tante cose da dire.

Personalmente sono però molto contento che in provincia abbiamo potuto
svolgere tanti progetti interessanti con imprese molto attive e
interessate a fare progetti di collaborazione e innovazione.

Penso che la nostra provincia sia riuscita ad iniziare un processo molto
importante nel creare un contesto propenso alla creatività e
all'innovazione.

Lo dimostrano i successi di aziende come la Endian, R3-GIS,
Würth-Phoenix e molte altre...

Vi passo un link ad un evento che abbiamo fatto assieme alla
Würth-Phoenix sul Monitoring FOSS:

Quello che il LUGBZ vuole fare, come spiegato benissimo da Daniele, è di
aprire un dialogo e chiedere informazioni sulla strategia
dell'amministrazione pubblica.

Certo, su quanto detto da Daniele sono abbastanza d'accordo.

Ottimo.

Buona serata!
Patrick