Dettagli nell'accordo Sun-Microsoft: Redmond potrebbe citare OpenOffice con l'aiuto di Sun

aus: http://www.newsletter.duke.it/linux/insider-231.shtml

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Negli ultimi mesi all'interno della comunità Open Source ha cominciato a serpeggiare la paura che Microsoft potrebbe attaccare Linux e le applicazioni procedendo per vie legali, una possibilità che è diventata ancora più inquietante la scorsa settimana quando Sun ha presentato al Securities and Exchange Commission (SEC) il documento dove sono resi noti i termini dell'accordo stipulato all'inizio di quest'anno con il gigante di Redmond.
All'interno di quel documento è infatti scritto che le due compagnie hanno deciso di non citarsi e di non portare in tribunale i clienti dell'altra società per una qualsiasi violazione della proprietà intellettuale che possa avere avuto luogo prima della firma del contratto o che possa verificarsi nei prossimi dieci anni e che da questa protezione sono esclusi esplicitamente coloro che utilizzano OpenOffice, la suite per l'ufficio open source.
Questo inoltre significa che qualora Microsoft citasse OpenOffice.org, l'organizzazione responsabile del progetto OpenOffice, Sun potrebbe fornire supporto legale a Microsoft, visto che le due società hanno promesso di aiutarsi qualora una delle due citi una terza società per violazione della proprietà intellettuale.
Secondo Tom Moore, esperto di intellectual property presso Tomlinson Zisko LLP, Microsoft non avrebbe alcuna intenzione di citare OpenOffice nel prossimo futuro. "Microsoft si è semplicemente lasciate aperte tutte le porte. A livello di immagine, perderebbe moltissimo se decidesse di citare in tribunale chi usa OpenOffice. Inoltre, considerando tutti i suoi problemi legali con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Microsoft deve prestare particolare attenzione all'idea di citare qualcuno per violazione della proprietà intellettuale perché il tribunale potrebbe accusarla di uso improprio del brevetto. Chi possiede una proprietà intellettuale ed è in posizione di monopolio, deve stare attento alle sue strategie legali."
Anche Laura DiDio, analista senior di Yankee Group, ritiene che il linguaggio del contratto sia più un proforma che non una dichiarazione implicita di voler citare OpenOffice in tribunale. "Microsoft si è riservata il diritto di citare OpenOffice, una pratica abbastanza comune negli accordi legali. Microsoft sta tenendo aperte tutte le strade per il suo futuro. Non penso che a Redmond pensino di attaccare l'Open Source per vie legali, o comunque non nel breve o nel medio termine. Fermo restando che Microsoft potrebbe citare sin da adesso OpenOffice, le probabilità che ciò avvenga sono molto basse almeno per i prossimi due anni. Ovviamente, se OpenOffice dovesse diventare una seria minaccia per Office e la suite per l'ufficio di Microsoft cominciasse a perdere quote di mercato in modo simile a come è successo a suo tempo per Netware nei confronti di Windows NT, allora Microsoft potrebbe ricorrere a questa strategia per difendersi."
Per Sam Hiser, community member di OpenOffice.org, la pubblicazione di questo documento non apporterà alcun cambiamento tra coloro che usano OpenOffice. "Il fatto che adesso sia stata resa nota questa parte dell'accordo tra Microsoft e Sun non porta alcun cambiamento nelle strategie di queste due aziende. Il documento riguarda un accordo legale che è stato raggiunto tra Microsoft e Sun su come vengono date in licenza le loro tecnologie per un determinato arco di tempo. Un tale accordo richiede espressamente che siano definite le tecnologie che sono incluse e che sono escluse. I rischi, ammesso che ne esistano, sono gli stessi di prima. L'interesse di Sun per l'open source rimane lo stesso di sempre: cioè forte."
May Petry, portavoce di Sun, commentando la pubblicazione di questo documento ha dichiarato che la protezione della proprietà intellettuale attraverso brevetto è una pratica standard di qualsiasi società. "Sun è fortemente interessata a OpenOffice.org e l'accordo con Microsoft non raffredderà il suo interesse per la comunità open source. Il codice open source è convenzionalmente fornito senza alcuna garanzia o protezione legale e OpenOffice non è differente. OpenOffice.org non ha subito alcun cambiamento o svantaggio a causa dell'accordo."
<http://seattlepi.nwsource.com/business/190801_openoffice15.html&gt; http://seattlepi.nwsource.com/business/190801_openoffice15.html
<http://www.eweek.com/print_article/0,1761,a=135406,00.asp&gt; http://www.eweek.com/print_article/0,1761,a=135406,00.asp

Erwin

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