Andrea buonasera.
Capisco la rabbia e delusione che puoi avere dentro, provo a ragionare.
Il succo della risposta può essere solo uno: al centro del problema della
didattica a distanza oggi sul tavolo vanno messe gli studenti e non i
docenti. Costringervi ad usare tre strumenti differenti per fare la stessa
attività invece di uno solo, quale esso sia, non è nè logico, nè
efficiente, nè accettabile. Sono i docenti a doversi adattare a trovare uno
strumento unico per tutti, e sempre la logica suggerisce che questo
strumento sia lo stesso per tutti i docenti e tutte le classi nel vostro
Istituto.
Tu ora senti giustamente il peso del ruolo di rappresentante che immagino
ti sia stato affidato dai compagni di scuola.
Questi compagni non possono ora lasciarti solo: una forma di opposizione
propositiva ma netta, con cui portare avanti le vostre istanze il cui
contenuto mi pare ti sia ben chiaro, può avere successo solo se riuscite ad
essere uniti e compatti. Non so come siate organizzati tra le varie classi,
ma questo è il momento di trovare il modo di rispondere non solo tramite la
tua persona quale delegato, ma in modo unito anche se puramebte virtuale.
diego
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