Finanziamento LUGBZ da esponenti politici

Giulio, grazie del tuo commento e dell'informazione. Rispondo
volentieri alla tua domanda "cosa ne pensate voi?"

Personalmente, pur non avendo posizioni decisionali in LUGBZ, non vedo
nulla di male. Se il politico, che non nomini, ha agito a titolo
personale e non di partito, perché no? Anzi, credo che apprezzeremmo di
più i nostri politici se sostenessero la Dante Alighieri, Amnesty
International, Emergency, la Croce Rossa, Alpenverein, fondazioni
culturali e così via. A maggior ragione se ne riflettessero i
rispettivi valori nelle loro decisioni.

Purtroppo la questione del software libero non è nei fatti svincolata
dalla politica. Da un lato potremmo limitarci a discutere applicazioni
del kernel o di compatibilità Linux di qualche scheda. Dall'altro, se
Microsoft raggiunge una penetrazione del 100% nel mercato dei computer
personali il kernel non si sarà più e la scheda sarà progettata dal
principio solo per Windows.

Questo era il senso della mia proposta, l'anno scorso, di contattare
Salvini e Vettorato. Non per simpatie verso la Lega Nord, ma perché
avevano esplicitamente messo il software libero nel loro programma di
governo ma poi Vettorato agiva in maniera opposta. Questo dovrebbe
essere irritante per tutti i cittadini, non solo per i loro elettori.

Tornando al politico incognito, in Provincia su questioni di software
libero sono attivi in tre: Verdi, 5S e TeamK. Immagino che il politico
sia tra questi. Se invece fosse SVP o Lega, bellissima notizia.
Richiamarlo alle sue responsabilità decisionali? Infine per gli altri
partiti in Provincia, non escluderei a priori alleanze trasversali per
spingere le questioni, per l'appunto, di diffusione del software
libero.

L'assoluta neutralità di LUGBZ avrebbe senso se fossero neutrali e
senza lobby anche Microsoft, Apple, Facebook, Google etc. Ma siamo ben
lontani da quel punto.

A tutti un augurio di buon anno!

Gianguido

Ciao Gianguido

Personalmente, pur non avendo posizioni decisionali in LUGBZ, non vedo
nulla di male. Se il politico, che non nomini, ha agito a titolo
personale e non di partito, perché no? Anzi, credo che apprezzeremmo di
più i nostri politici se sostenessero la Dante Alighieri, Amnesty
International, Emergency, la Croce Rossa, Alpenverein, fondazioni
culturali e così via. A maggior ragione se ne riflettessero i
rispettivi valori nelle loro decisioni.

a questo proposito ti rimando a quanto gia' descritto nel mio post initiale: i vari link che ho postato sono una riprova del fatto che praticamente tutti gli enti che vogliono rimanere indipendenti hanno delle policy molto strette riguardo le donazioni. E ugualmente dovrebbe fare il LUGBZ.

Purtroppo la questione del software libero non è nei fatti svincolata
dalla politica. Da un lato potremmo limitarci a discutere applicazioni
del kernel o di compatibilità Linux di qualche scheda. Dall'altro, se
Microsoft raggiunge una penetrazione del 100% nel mercato dei computer
personali il kernel non si sarà più e la scheda sarà progettata dal
principio solo per Windows.

Caro Gianguido, capisco e in parte condivido la tua frustrazione, ma il LUGBZ e' per natura apolitico. Quindi, nonostante tutto quanto scrivi (che e' pur vero), il LUGBZ rimane quello che e', e non dobrebbe essere preso come punto di riferimento per qualsivoglia genere di azioni politiche. Non vedo nulla di male a "promuovere la diffusione e la conoscenza" open source con discussioni, workshop, etc, etc. Non vedo questa cosa come limitante e poche righe piu' sotto ti scrivo chi sia secondo me il punto di riferimento adeguato.

Questo era il senso della mia proposta, l'anno scorso, di contattare
Salvini e Vettorato. Non per simpatie verso la Lega Nord, ma perché
avevano esplicitamente messo il software libero nel loro programma di
governo ma poi Vettorato agiva in maniera opposta. Questo dovrebbe
essere irritante per tutti i cittadini, non solo per i loro elettori.

E infatti mi sono personalmente messo in gioco insieme a te e Diego, se ben ricordi. Ma senza tirare in ballo l'associazione.

Tornando al politico incognito, in Provincia su questioni di software
libero sono attivi in tre: Verdi, 5S e TeamK. Immagino che il politico
sia tra questi. Se invece fosse SVP o Lega, bellissima notizia.
Richiamarlo alle sue responsabilità decisionali? Infine per gli altri
partiti in Provincia, non escluderei a priori alleanze trasversali per
spingere le questioni, per l'appunto, di diffusione del software
libero.

Ribadisco: il LUGBZ e' per natura politicamente neutrale, e quello che tu proponi secondo me va fondamentalmente contro il suo statuto. Quindi a mio avviso e' tassativamente da escludere! Il gruppo di sostenibilita' digitale e' (dal punto di vista politico) eticamente piu' flessibile del LUGBZ, credo che siano loro che se ne dovrebbero occupare.

L'assoluta neutralità di LUGBZ avrebbe senso se fossero neutrali e
senza lobby anche Microsoft, Apple, Facebook, Google etc. Ma siamo ben
lontani da quel punto.

Ripeto una terza volta: nonostante quanto scrivi sia vero, questo non cambia il fatto che invece il LUGBZ e' neutrale, e il fatto che gli altri non lo siano non e' una giustificazione per rinunciare a un punto fondamentale del nostro statuto.

Buon anno
Saluti
Giulio