Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso Facebook su una sanzione Antitrust che giudica ingannevole presentarsi agli utenti come gratis mentre, in realtà, il social farebbe pagare in dati personali. Una sentenza che ora apre interrogativi sui massimi sistemi di privacy e data economy
Qui l'articolo di Guido Scorza dell'Autorità Garante della Privacy:
Buona lettura,
Paolo.
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