Ciao ragazzi,
(Se avete già letto la bozza di messaggio, a parte la correzione degli errori grammaticali ho rimosso la richiesta di “protesta, potete passare sotto”)
ho concluso il messaggio e l’ho inviato, vi lascio alla lettura:
*Ciao ragazzi, sono sempre io.*
Sinceramente non so nemmeno io come dirvelo, ma ciò che possiamo ammettere è che la scuola in questi giorni non stia funzionando correttamente. E la colpa non è nostra che stiamo svolgendo il nostro compito correttamente (spero), ma qualcosa sopra di noi. Non si tratta soltanto della disorganizzazione, ma ci sono davvero problemi gravi sopra di noi, ma uno è particolarmente per me inaccettabile.
Sto seguendo ormai la situazione dal 23 marzo e finora non è cambiato ancora nulla: potrei raccontarvi tutte le vicende, alcune buffe altre meno, ma andrò al punto.
Il registro non funziona, Zoom ha gravi problemi di privacy.
Se volete analizzare la vicenda ecco i dettagli:
*Registro*
49 classi su 63 hanno problemi con il registro, ok? La mia prof mi ha detto che solo alla mia classe non funzionava, ma solo dettagli. Da un lato c’è un problema organizzativo, possibilmente risolvibile con delle linee guida da far seguire, dall’altro ci sono i problemi tecnici. E quando c’è un problema tecnico, così grande e in questo momento la scuola dovrebbe essere la prima ad intervenire. E qui qualcuno potrebbe dire ma che colpa ne ha la scuola se ClasseViva ha problemi in tutta Italia? Dovete sapere che la provincia mette a disposizione per noi ragazzi Campus e Moodle, 2 piattaforme (la prima con una grafica più user-friendly e la seconda indicata più per superiori ed università) che consentono la condivisione dei materiali da parte dei docenti e dunque l’assegnazione dei compiti. Inoltre Campus consente l’avviso degli studenti tramite mail, l’aggiunta dei commenti ai compitini consegnati, chat, forum, tutto in un’unica piattaforma, ben funzionante, che non limita gli studenti nello spazio e situata all’interno della provincia. Quindi mi stai dicendo che noi studenti dell’Alto Adige abbiamo a disposizione 2 piattaforme create appositamente per noi che funzionano perfettamente e non le stiamo usando? Si.
Passiamo al prossimo problem va:
*Zoom*
Ma che bella piattaforma (scusate l’1 aprile era ieri). Partiamo dal fatto che necessita di installare l’applicazione per i cellulari e non per tutti è così bello, proprio per questo motivo ho proposto alla scuola una piattaforma web open source, questa consentirebbe il comodo accesso web da qualsiasi dispositivo siccome ottimizzata sia per Desktop che per Mobile. Questa piattaforma che ho consigliato si chiama BigBlueButton, consente la registrazione delle lezioni, la gestione dei permessi, l’invio di sondaggi durante le lezioni, una lavagna multi-utente o meno, e altro. Il fatto è che essendo open source, chiunque ha la possibilità di vedere il codice, e vedendo il codice possiamo effettivamente capire cosa succede ai nostri dati. Attualmente, un gruppo di Bolzano, LugBZ sta mettendo a disposizione la piattaforma per tutte le scuole, rispondendo appunto alla richiesta del governo di attivare piattaforme per facilitare e rendere possibile lo smart-working o appunto, come in questo caso la didattica a distanza (LA DIDATTICA D’EMERGENZA – DER NOTUNTERRICHT - LUGBZ), ricordando che pure la scuola potrebbe sfruttare la potenza di calcolo dei computer attualmente inutilizzati per far funzionare la piattaforma. Qual’è il punto? A seguito della mia richiesta di “elencare” soltanto la piattaforma in questione questi sono state fatte diverse considerazioni, riporto però soltanto le più importanti (3/5):
- Il software non è elencato tra quelli consigliati dal Ministero dell'Istruzione e dall'Intendenza Scolastica in lingua italiana
- Il software prevede l'utilizzo di "stanze" per la gestione delle videolezioni. La gestione delle stanze potrebbe risultare complessa nell'atuale situazione di crisi COVID-19.
- Lo strumento appare offrire gli stessi servizi di altri software, già consigliati dal Ministero dell'Istruzione e dall'Intendenza Scolastica, e già noti a molti docenti
Dunque io mi son detto beh, hanno ragione, il software non è consigliato ne dal Ministero né dall’Intendenza (scopro più avanti che stanno venendo portate avanti le pratiche per far aggiungere BBB), poi per quanto riguarda la gestione in stanze rimango perplesso, Jitsi di WeSchool e Zoom funzionano ugualmente e infine per quanto riguarda offrire gli stessi servizi non è proprio vero (tant’è che non hanno mai provato la piattaforma) e la scuola sul sito elenca 2 video screen record che hanno la stessa funziona ma lasciamo correre.
Allora rimango piuttosto triste ma poi mi domando, ma Zoom .. è consigliato dal Ministero o dall’Intendenza?
Guardo sul sito del MIUR (https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html) niente, il Sovrintende mi ha confermato testualmente in videoconferenza di non aver mai promosso o negato alcuna piattaforma a inizio ad avere qualche dubbio. Fin quando guardando le istruzioni di Zoom (il quale hostiamo sul sito della scuola anche il file di installazione, non chiedetemi perchè), leggo appunto negli “Svantaggi”: Il software non è ad oggi presente tra quelli elencati dalla AGID (https://www.agid.gov.it/>\) Agenzia per l’Italia Digitale, a cui il Ministero dell’Istruzione fa riferimento. >
Cioè allora, non capisco più davvero i motivi e lascio perdere. Qualche giorno dopo però una notizia: Zoom, l'app di videochiamate, invia dati a Facebook | anche chi è senza account, rimango stupito e dunque scrivo una mail di risposta per la scuola mandandola inoltre in conoscenza ad altre 7 persone + preside e vicepreside, ovvero c’è, seriamente, Zoom mandava i nostri dati a Facebook, anche se non hai un account. Il fatto è molto grave, andando in netto contrastato da un documento rilasciato dalla scuola (Tutte le Categorie) il primo, Privacy e Sucurezza - Didattica a Distanza, (scusate l’errore mi si chiama veramente così il file). Era il 27 marzo, io così attendo, dico è venerdì risponderanno lunedì, lunedì non risponde nessuno. Fortunatamente lunedì il problema sembra essere risolto (Zoom, l'app di videoconferenze risolve i problemi di privacy su iOS), ma nonostante ciò non ricevo ancora nessuna mail per ulteriori spiegazioni. Ad oggi, non ho ancora ricevuto nessuna mail e sono sorte nuove problematica ancora più gravi (Zoom, guai di privacy e sicurezza. Dettagli e risposta ufficiale) l’articola spiega ulteriori problemi nati, di come i dati sui loro server siano magazzinati in chiaro, di come sia possibile entrare in ogni meeting e infine di come sia possibile rubare grazie alla piattaforma le credenziali di Windows.
Dunque, perché tutto questo? Vi scrivo questo per farvi capire che ora, non possiamo prendere passivamente tutto che ci viene chiesto di fare, seppur da dei docenti, vanno valutati i diversi aspetti e dobbiamo ricordare il fatto che siamo noi le vittime, siamo noi al centro della problematica, dobbiamo noi imparare, sono i dati dei minori condivisi e dunque in questo momento sarebbero i docenti che dovrebbero venirci incontro, non il contrario. Capisco che molti docenti possano riscontrare tanti problemi, ma il fatto che una scuola pubblica, casualmente sceglie di usare una piattaforma consigliata da nessuno con così tanti problemi di privacy che ci impone di usare è inaccettabile a mio parere.
Non so nemmeno io a che cosa stanno pesando i prof adesso, ma sono sicuro che un problema così grande vada risolto al più presto, ma i prof, almeno i miei non mi sembrano così collaborativi. Stanno imponendo tutto loro, e alle nostre richieste mi hanno risposto, “Non se ne riparlerà punto”. Dunque se almeno voi non siete nella mia stessa situazione cercate di trovare un’accordo per i docenti che non vada bene soltanto a loro ma che vada bene pure a voi, soluzioni che possano migliorare il nostro rendimenti scolastico, perché attualmente una scuola di quasi 1300 studenti che utilizza 15 piattaforme diverse mi sembra inopportuno e inefficace.
Quindi vi ringrazio per aver letto e “partecipato” a tutta la storia e spero davvero vi possa essere utile per capire la situazione, a mio parere infatti non è questo il modo corretto per procedere, andavano fatte altre decisioni.
“La privacy non è qualcosa di separato dal rispetto e dalla dignità umana.”
Tim Cook
Grazie ancora, uno studente.
So che si tratta di un messaggio moolto lungo, ed informale, però credevo di riuscire così a far capire la situazione accuratamente ad ogni studente avesse voglia di leggerlo. Forse ho sbagliato la forma, forse avrei dovuto essere meno aggressivo, ma ormai l’avevo inviato.
Subito dopo il rappresentante d’istituto risponde:
Non so cosa stia succedendo, cari Rappresentanti. Non posso fare che chiedervi di non tener conto del messaggio di cui sopra.
Andrea evidentemente non sta avendo rispetto di Me, del Direttivo di Comitato ma, cosa più importante di tutte, non ha alcun rispetto verso di Voi. Si sta lanciando in una battaglia che non ha le conoscenze per affrontare, e vi chiede un supporto che vi trascinerebbe alla rovina.
Vi chiedo di perdonarci per la confusione ma Andrea non sta ascoltando nessuno. Mi dispiace davvero, io non sto, né con me il resto del Direttivo, appoggiando Andrea.
Situazione in privato:
In breve mi sarei dovuto confrontare con gente che dice che la massima banda a Bolzano sia una 100Mbps e che non sa la differenza tra istanza e software, prima di inviare il messaggio, quindi potete passare dopo le citazioni.
Dovresti cancellare il messaggio e scusarti con tutti i rappresentanti
Sei impazzito?
Non hai l’autorità né il ruolo, né evidentemente le competenze e le conoscenze per scrivere una mail di quel carattere e di quella portato
Devi comprendere quali sono i limiti imposti in primo luogo dal tuo ruolo, e con quella mail stai ampiamente entrando in quello che è il territorio di mia competenza, e due dalla decenza. Mi spiego, non puoi attaccare così la scuola senza avere una base solida.
Devi capire che prima di tutto c’è una gerarchia
Mi spiego, non sono il tuo _capo_ ma prima di mandare un messaggio sul gruppo dobbiamo quantomeno discuterne *tutti* insieme
Non c’è alcuna verità Andrea in quello che hai scritto
Ci sono delle ipotesi che io stesso avrei potuto smontare, e che già in passato ho smontato.
E in secondo luogo, come ti ho già detto, siamo *legati da obblighi contrattuali* dalla firma di EX_DIRIGENTE di un contratto che ci lega, derivato da un’appalto, almeno fino all’A.S. 2025/2026
Perché tu stai parlando senza cognizione di causa e siamo tutti del parere che tu stia impazzendo.
Moodle è una piattaforma che posso utilizzare io stesso.
I server di Moodle sono locati fuori provincia.
Se cerchi garantiscono una velocità nell’ordine del Gbps, che a Bolzano non è disponibile.
Ma in ogni caso, Andrea, se si blocca con i 300 studenti della (scuola in Trentino in cui va sua sorella) vuoi che ne regga 1300?
Gli spiego come tutto ciò che affermo è vero e gli spiego perché si sbaglia.
Oggi riunione di comitato e si rende un po’ conto delle fesserie detta, ma non lo ammette e cambia discorso, va beh. Inoltre sa che la dirigente vuole organizzare un meeting con me e il professore referente, appunto quello che non mi ha ancora risposto, e io non ne so nulla.
A seguito di tutto ciò, spero vi siate divertiti a leggere i vari messaggi e mi scuso davvero per quanto sia lunga questa mail. Ma proprio dopo tutto questo ho deciso di prendermi un po’ pausa, d’altronde seguo tutto questo ormai dal 23 marzo, è un po’ di pausa devo ammettere non mi farebbe male.
Dunque se siete arrivati fino a qua vi chiedo un parere e spero di essere riuscito a riportare il tutto nel modo più corretto possibile.
Buon weekend a tutti
Andrea Pellegrin
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